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Il Comune di Trinitapoli sciolto per infiltrazioni mafiose

Il Comune di Trinitapoli è stato sciolto per infiltrazioni mafiose e sarà retto da una commissione straordinaria per 18 mesi. Lo ha disposto il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese. Il provvedimento dell'esecutivo, a breve, sarà accompagnato dal decreto formale di scioglimento dell'ente firmato dal Capo dello Stato.
Motivo, «gli accertati i condizionamenti da parte della criminalità organizzata nell'amministrazione comunale della città della provincia Bat.
Le prime avvisaglie di quello che è accaduto si erano avute già a luglio 2021, quando al comune di Trinitapoli si era insediata una commissione di accesso nominata dal prefetto, Maurizio Valiante, per svolgere accertamenti mirati ed approfonditi volti a verificare la sussistenza di eventuali forme di infiltrazione o condizionamento di tipo mafioso, tali da determinare un'alterazione del processo di formazione della volontà degli organi elettivi e amministrativi e compromettere il buon andamento e imparzialità dell'amministrazione comunale, nonché il regolare funzionamento dei servizi. A Trinitapoli, da almeno un ventennio, sarebbe in atto una guerra di mafia fra i clan Gallone-Carbone, da una parte, e Miccoli-De Rosa- Buonarota, dall'altra, per il controllo del territorio e l'affiliazione a gruppi criminali del foggiano è basso Tavoliere.

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