«Prima o poi fazzu scoppiari tuttu». E ci stava quasi riuscendo l’ottantenne che è finito addirittura in carcere dopo aver terrorizzato per una mattinata intera manovrando agitato un paio di bombole di gas e un accendino davanti alle palazzine Iacp del Consorzio peloritano casa, a Minissale alto. Non è riuscito nel suo intento a causa del vento, per fortuna, non ha potuto innescare la fiamma dopo aver sprigionato una quantità notevole di gas.
Adesso si profila un processo con le accuse di stalking e tentato incendio per Santi Frazzica, 80 anni, attualmente in stato di fermo deciso dal pm Giulia Falchi. Proprio stamane l’uomo, che è assistito dall’avvocato Ilaria Intelisano, sarà sentito dal gip per la convalida o meno del provvedimento.
L’altra mattina alle case Iacp di Minissale alto, alla palazzina I, tutti i residenti sono scesi in fretta e furia per strada mentre l’uomo manovrava una pesante bombola di gas e un accendino, poi qualcuno ha chiamato la polizia e sono arrivate un paio di Volanti, gli agenti hanno poi bloccato il pensionato mentre già i vigili del fuoco cercavano di mettere in sicurezza l’area.
E proprio i vigili del fuoco hanno mostrato agli agenti una bombola di gas del peso di 20 chili che «si trovava ancora con la valvola aperta, semivuota, in condizione c.d. “ghiacciata”, a causa della fuoriuscita di gas ad alta pressione, in prossimità del muro di contenimento posto tra la collinetta ed il complesso di palazzine in questione, a circa tre, quattro metri in linea d’aria dalle abitazioni».
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