Messina

Venerdì 22 Novembre 2024

Ucraina, l'ex sindaco di Messina Accorinti: "Escludere dai Giochi Olimpici chi fa guerra"

Renato Accorinti

Rendere automatica l’esclusione dai Giochi Olimpici delle Nazioni che promuovono azioni di guerra. E’ la proposta che arriva da Renato Accorinti, ex-sindaco di Messina ed esponente storico dei movimenti pacifisti e nonviolenti del nostro paese, ufficializzata a Montecitorio alla presenza di alcuni parlamentari che l’hanno già sottoscritta. Il percorso individuato da Accorinti e dagli altri sostenitori della proposta è quello di partire dalla pressione bipartisan del Parlamento, per convincere la dirigenza del Coni a portarla al Cio e farla discutere. Un’idea, quella di Accorinti, nata dalla constatazione dell’efficacia e dall’impatto avuto dall’esclusione degli atleti e delle squadre russe dalle competizioni, all’indomani dell’invasione dell’Ucraina. «Questo tipo di azione - ha osservato Accorinti - deve diventare strutturale, deve valere per tutti. Se si varca la linea dell’invasione, dell’aggressione a un’altra Nazione, si deve essere esclusi, anche se si tratta di un paese occidentale. Occorre riuscire a spingere a livello parlamentare, per portare la proposta al Coni, affinché il presidente Malagò la porti a sua volta al Cio. E’ una proposta dirompente - prosegue - un cambio di passo: lo sport è l’immagine di una Nazione, non a caso la Russia ha vivacemente protestato per l’esclusione delle sue squadre e dei suoi atleti dalle competizioni. Bisogna essere coerenti con lo spirito olimpico, guerra e sport sono ossimori. Il Cio potrebbe promuovere anche azioni di pace tra i paesi in guerra, può aiutare la diplomazia. Ho contattato tutti i partiti - ha concluso - dall’estrema destra all’estrema sinistra e sono tutti d’accordo. Non ho trovato una sola forza politica contraria». Tra i parlamentari presenti alla conferenza stampa, l’ex-ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti, per il quale «lo sport deve essere uno strumento di pacificazione tra i popoli, e sono fiero che questa proposta giunga dall’Italia» e Stefano Fassina, di LeU, che ha parlato di «iniziativa di grande valore simbolico» e di «messaggio forte». «Ora bisogna trovare il modo di formalizzare - ha aggiunto Fassina - con una mozione o direttamente con una lettera indirizzata al presidente del Coni e firmata da tutti i capigruppo parlamentari». Per Francesco D’Uva, di M5s, «il sostegno è doveroso, nel momento in cui le certezze di pace in Europa stanno venendo meno, determinando una situazione delicatissima».

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