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Indotto area industriale di Milazzo, fronte caldo per stipendi e diritti

Due diversi casi: la Sicem, le ditte di Archi

Continuano a rimanere senza soluzione due delicate vertenze dell’area industriale di Milazzo. La più grave resta sempre quella della Sicem che vede i lavoratori ancora senza soldi a distanza di mesi e soprattutto con un futuro occupazionale assai nebuloso per l’incertezza che caratterizza la storica azienda milazzese che ormai è fuori dall’indotto. Vani sono stati gli appelli alle istituzioni e oggi praticamente la situazione è bloccata e soprattutto non si vedono vie d’uscita per poter ricevere le spettanze dovute per aver prestato regolarmente la loro attività lavorativa.
I 150 operai sono esasperati e disperati e non si escludono altre clamorose azioni per richiamare l’attenzione di chi ha la possibilità di riavviare un confronto e assicurare quantomeno la definizione dei salari. Sarà fondamentale però un ripristino del rapporto con i sindacati che negli ultimi tempi sono stati praticamente estromessi dalla vertenza. L’altra questione che riguarda non tanto l’aspetto economico, anche se qualche riferimento è implicito, coinvolge i lavoratori dell’indotto della Centrale Elettrica che da alcuni giorni sono in sciopero contro i licenziamenti, la precarietà e per un nuovo sistema di relazioni sindacali. Si tratta di centinaia di operai, in gran parte residenti nei comuni del comprensorio tirrenico. Qui invece i sindacati si sono mossi.

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