Il project financing da 11,5 milioni di euro per la riqualificazione, l’ampliamento e la gestione trentennale dei tre cimiteri cittadini scomparirà dal Piano triennale delle Opere pubbliche in forza di un emendamento al Documento unico di programmazione, presentato dalla maggioranza consiliare. Una questione, in agenda nel Consiglio comunale di domani, su cui potrebbero soffiare venti di polemica, con la minoranza che annuncia battaglia su un provvedimento ritenuto «miope» e puramente ideologico. «Il deficit di sepolture è ormai evidente e non saranno i cento loculi realizzati negli ultimi mesi a risolvere il problema», riferiscono gli esponenti dell’opposizione Aquino, Bonanno, Cangemi, Costanzo e Pollicita. Oltre centocinquanta sarebbero i loculi già requisiti, mentre le sepolture realizzate di recente non sarebbero sufficienti a consentire la traslazione dei feretri tumulati a seguito di requisizione dei loculi. A ciò si aggiunge un tasso di mortalità che si attesterebbe sui 130 decessi l’anno, acuendo la cronica mancanza di sepolture. Insomma, per la minoranza l’unica via percorribile sarebbe quella che conduce ai privati: «Il Comune – riflettono dall’opposizione – non dispone di risorse sufficienti per compiere interventi di un certo respiro e il rischio è che possano verificarsi situazioni dolorose».
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