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Messina, morte prof Turiaco: la difesa chiede al Gip che AstraZeneca e il suo Ad vengano indagati

L’avv. Daniela Agnello, nell’interesse dei genitori della docente Augusta Turiaco ha chiesto al Giudice delle Indagini Preliminari di ordinare l’iscrizione nel registro delle notizie di reato dell’Amministratore Delegato della società farmaceutica AstraZeneca PLC con sede a Cambridge e della Astrazeneca S.P.A. con sede legale ed amministrativa a Basiglio (MI), e di accertare le responsabilità nei confronti di coloro che hanno autorizzato l’immissione in commercio e la somministrazione del vaccino e di chiunque possa aver causato o concorso a cagionare la morte della sig.ra Augusta Turiaco. In alternativa, ha chiesto di disporre la necessaria prosecuzione delle indagini preliminari.

Le richieste in camera di Consiglio dell’avv. Agnello

Acquisire

1) La documentazione fornita dalla casa produttrice del vaccino all’EMA e all’AIFA per l’adozione dei provvedimenti autorizzativi all’immissione in commercio del farmaco;

2) le “autorizzazioni alla somministrazione del vaccino ASTRAZENECA da parte delle competenti autorità EMA e AIFA

3) le circolari emesse dal Ministero della Salute al momento dell’immissione in commercio del vaccino e in epoca successiva contenenti indicazioni e linee guida in merito alla somministrazione del vaccino Astrazeneca;

Assumere sommarie informazioni testimoniali nei confronti

- del Legale Rappresentante della società AstraZeneca, produttrice del vaccino;

- dei vertici delle Autorità preposte al controllo e alla vigilanza nonché alla autorizzazione del vaccino, EMA e AIFA,

- dei responsabili preposti alla procedura autorizzatoria presso il Ministero della Salute;

La difesa ha chiesto di dare risposta ai innumerevoli quesiti tra cui:

  1. All’epoca della somministrazione del vaccino, giorno 11 marzo 2021, è stata fornita una corretta informazionesugli effetti collaterali e le possibili reazioni che hanno provocato la morte di Augusta Turiaco?
  2. Perché le trombosi e la trombocitopenia non erano previsteal momento della somministrazione del vaccino alla Turiaco? Perché non facevano parte delle indicazioni contenute nel suo consenso informato nonostante fossero eventi avversi ben noti alla comunità scientifica con studi risalenti nel tempo e quantomeno agli studi del 1999, del 2003 e del 2007.
  3. La sperimentazione del vaccino, avvenuta in tempi straordinariamente accelerati, ha seguito correttamente le linee guida e i protocolli previsti in materia, con corretto ed evolutivo aggiornamentodegli stessi? Perché la sperimentazione è stata condotta su un numero esiguo di soggetti per la fascia di età 45/55 anni e per tempi ristretti?

4.Durante la sperimentazione, l’azienda ha realmente svolto una costante opera di monitoraggio e adeguamento delle informazioni commerciali e terapeutiche in base allo stato di avanzamento della ricerca? Oppure ha consapevolmente ritardato informazioni allarmanti?

5.L’azienda farmaceutica anglo-svedese ha incluso “informazioni obsolete nei risultati della sperimentazione clinica” che potrebbero aver determinato “una versione incompleta dei dati di efficacia”?

6.Come mai non viene menzionata nella bibliografia alcuna fonte riguardante l’effetto degli adenovirus sulle piastrine?

8.La sindrome VITT (vaccine-induced thrombosis with thrombocytopenia), codificata solo dopo la commercializzazione e dunque la somministrazione del vaccino AstraZeneca, era una sindrome prevedibile al momento della formulazione e della successiva sperimentazione del vaccino?

9.L’efficacia del vaccino AstraZeneca è risultata inferiore a quella dei vaccini a RNA messaggero? Perché hanno disposto la somministrazione per determinate categorie tra cui personale scolastico e universitario docente e non docente, pur non sussistendone l’urgenza né la necessità?

10.Perché il vaccino Astrazeneca è stato approvato in un’epoca in cui si rimaneva ancora “in attesa di acquisire ulteriori dati, anche dagli studi attualmente in corso”? Un’interpretazione più attenta dei dati avrebbe potuto escludere l’approvazione del vaccino da parte di EMA e di AIFA e quindi il verificarsi di casi avversi fatali come quello di Augusta Turiaco e di tanti altri soggetti ?

11.Come mai in Germania, dopo poche settimane dall’inizio della somministrazione del vaccino, il Professor Greinacher aveva già avuto modo di osservare “dieci pazienti che avevano tutti reazioni simili”, mentre EMA è rimasta inerte e indifferente ai dati?

12.Il vaccino Astrazeneca è stato classificato da EMA e AIFA come farmaco per il quale serve una prescrizione medica?

13.Come mai il vaccino Astrazeneca non viene più somministrato?

14.Il vaccino Astrazeneca era UN VACCINO SICURO?

 

Verificare se il consenso sottoscritto dalla Sig.ra Turiaco, in sede di somministrazione della prima dose del vaccino anti-COVID-19 Vaxzevria (AstraZeneca) possa essere considerato, anche alla luce degli studi del 1999, del 2003 e del 2007 sopra indicati, una forma idonea di informazione ovvero avrebbe dovuto essere integrato da altre più specifiche notizie di eventi avversi, del tipo: rischio di formazione di coaguli di sangue, associati a bassi livelli di piastrine, anche alla luce degli studi sopra indicati e anche in relazione agli aventi avversi già verificati nel Regno Unito.

 

Accertare

- Se gli esperti di farmacovigilanza europea e italiana nel mese di marzo 2021 fossero già in possesso delle informazioni riguardanti la sindrome VITT, la sua presentazione clinica, la diagnosi e la terapia.

- Se l’ente di farmacovigilanza inglese, nei mesi di gennaio e febbraio 2021, avesse già analizzato le segnalazioni riguardo gli effetti avversi del vaccino Astrazeneca.

- Se avesse provveduto a darne opportuna comunicazione all’EMA.

- Se i dati forniti da AstraZeneca alla FDA degli Stati Uniti d’America e il successivo aggiornamento, comprendessero sin dall’inizio rapporti relativamente al rischio di trombosi;

 

Disporre

  1. a) L’acquisizione della nota dell’AIFA al Ministero dell’interno del 17.12.2021 con la quale si informa che le sostanze autorizzate sono state classificate dalla stessa Aifa come farmaci per i quali serva una prescrizione medica anche al fine di verificare la regolarità del consenso informato sottoscritto da Augusta Turiaco;
  2. b) In ultimo, in relazione all’attività di coordinamento investigativo tra le Procure e le autorità giudiziarie europee che si sono occupate di casi analoghi, l’avv. Agnello ha chiesto l’acquisizione degli atti investigativi e dei verbali delle riunioni.

 

I familiari e l’intera comunità hanno diritto di avere delle risposte, di conoscere la verità su un vaccino che ha provocato troppe vittime e ha lasciato troppe ombre e dubbi inquietanti.

Il Giudice ha riservato la decisione.

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