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Capo d'Orlando, ossigeno per i commercianti: meno balzelli fino al 31 marzo

Capo d’Orlando, sospeso il pagamento della tassa di occupazione suolo. A beneficarne potranno però essere solo gli esercizi commerciali che sono già in regola con tutte le autorizzazioni previste

Capo d'Orlando - Fino al prossimo 31 marzo bar, ristoranti, pub e negozi che occupano, con tanto di autorizzazione comunale, tratti di marciapiede, piazze o strade non dovranno pagare il canone di concessione.
Lo ha deciso la Giunta comunale del sindaco Franco Ingrillì aderendo così alla direttiva nazionale che ne prevede l’esonero per le misure anticovid.
L’esonero vale anche per il maggiore spazio pubblico che si occupa oltre quello concesso a suo tempo per compensare le limitazioni nell’occupazione degli spazi interni per garantire il distanziamento anticovid.
Però, e c’è un però, la delibera rammenta che l’occupazione del suolo pubblico in concessione deve essere rapportato a determinati criteri che ha elencato nella delibera. Una precisazione che pare abbia lo scopo di anticipare la strategia che Palazzo Europa avrebbe intenzione di adottare una volta usciti dalla pandemia e che avrebbe come scopo la riconquista degli spazi perduti dai pedoni a causa delle occupazioni selvagge. Non per niente attualmente è al lavoro il vicesindaco Aldo Sergio Leggio sulla rimodulazione del “Piano del decoro” che prevede, tra l’altro, in maniera specifica i criteri cui saranno assoggettati i concessionari del suolo pubblico.

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