Mancano soltanto 24 ore alla “deportazione” in Calabria, a Taurianova. La data fissata è infatti venerdì 4 febbraio. Sono 101, guardacaso come quelli della carica disneyana. Se ne andranno da Messina per finire chissà come. In queste ultime ore una schiera di volontari e animalisti messinesi si sta dando un gran daffare tra adozioni e una raccolta firme già a buon punto, per non farli partire in quelle gabbie strette, raggomitolati a piangere. Un triste destino da “senza padrone” in attesa di qualcuno che li accarezzi. La storia è nota. Il Comune dopo l’aggiudicazione della gara per l’affidamento di un anno del servizio ha instaurato rapporti con due strutture: oltre 300 cani sono rimasti al “Millemusi” di Castanea, ma 101 verranno presi a breve in carico dalla “Parco Srl” di Taurianova, in provincia di Reggio Calabria. È questo che in tanti, tantissimi, in città, vogliono scongiurare. Soprattutto per il trauma del trasloco forzato. Dopo una “sollevazione” popolare e anche molti interventi del mondo politico, soprattutto targati M5S, da qualche settimana è caduto l’oblio e nessuno ne parla più. Eppure qualche soluzione in extremis bisognerebbe trovarla per evitare un nefasto trasferimento. Chi almeno una volta ha veduto gli occhi di un cane che guarda il suo amico di vita spiegandogli di sguardo tutto il suo affetto, oppure ha sbattuto una gamba contro una coda che rigira frenetica di felicità per un incontro inaspettato, o ancora ha vissuto una lunghissima silenziosa attesa adorante dietro una porta qualsiasi, può comprendere bene lo strazio di questa vicenda. La raccolta firme sulla piattaforma Change.org perché i cani possano restare a Messina sta andando avanti, siamo a quasi a 14mila firme. Ma il tempo stringe e le singole adozioni di privati in queste ore non basteranno di certo a scongiurare la partenza di un grande gruppo di cani. Il 24 gennaio scorso la deputata regionale del M5S Valentina Zafarana scriveva: «Raccogliendo centinaia di segnalazioni inviate da parte di cittadini e volontari preoccupati, io e i colleghi Antonella Papiro e Antonio De Luca abbiamo scritto al sindaco di Messina, Cateno De Luca, invitandolo a bloccare la procedura di affidamento, anche se ormai già conclusa, e accelerare nelle attività di costruzione di un canile comunale utilizzando le somme stanziate nelle leggi di bilancio nazionali 2020 e 2021, che per il Comune di Messina ammontano a circa un milione e centoventicinquemila euro. Cosa è rimasto delle promesse fatte dal sindaco in questi anni? Tante parole, tanti post, fotografie a effetto, ma un solo fatto reale: 101 cani verranno presto trasferiti in un canile fuori regione a spese del Comune di Messina. E le promesse, come le chiacchiere, le ha portate via il vento». Eppure ancora qualcosa si può fare per far rimanere dalle nostre parti quelli della “Carica dei 101”. Ne siamo convinti. Almeno provateci.