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Lipari, attori e vip in campo per "salvare" l'ospedale eoliano

Stop al progressivo smantellamento dell’Ospedale di Lipari, unico presidio sanitario delle Isole Eolie, e alla sua inevitabile chiusura: lo ribadisce, ormai da mesi, il Comitato cittadino «L'Ospedale di Lipari non si tocca»

Stop al progressivo smantellamento dell’Ospedale di Lipari, unico presidio sanitario delle Isole Eolie, e alla sua inevitabile chiusura: lo ribadisce, ormai da mesi, il Comitato cittadino «L'Ospedale di Lipari non si tocca» che ipotizza anche di segnalare alla Corte dei Conti la situazione.

I cittadini eoliani in gravi condizioni di salute (o le donne prossime al parto) vengono infatti trasportati in altre strutture sanitarie siciliane con elicotteri. Questo continuo andirivieni ha un costo esorbitante: circa 7-10.000 euro a tratta a carico dello Stato. Per una cifra complessiva molto più alta rispetto a quanto costerebbe la gestione di un piccolo ospedale funzionante. Non solo: l’ospedale, oltre alla chiusura del punto nascita, non ha più una camera iperbarica a disposizione esponendo i turisti estivi impegnati in attività subacquee a gravi rischi.

«Da troppo tempo ormai, - scrive il Comitato ai Sindaci eoliani - nel nostro ospedale, si rilevano criticità quotidiane non più affrontabili e sopportabili, che hanno raggiunto nell’ultimo periodo livelli di drammaticità. Tante le iniziative ufficialmente intraprese da comitati e dall’amministrazione del Comune di Lipari. Ma tutto è risultato vano. Nessuna delle promesse formulate dalle autorità preposte all’organizzazione e al buon funzionamento del servizio sanitario pubblico è stata mantenuta. Neppure la solenne promessa fatta dal sottosegretario alla salute Andrea Costa, nel dicembre 2021, dinnanzi al Consiglio Comunale, al Sindaco e a questo comitato, ha dato esito positivo. Solo un silenzio assordante, inspiegabile e mortificante».

Il Comitato sprona i primi cittadini: «Il momento è propizio per unire le forze e le volontà. Il Pnrr, se studiato bene, e se terrà conto delle esigenze dei territori, sarà per noi fondamentale. Ora o mai più. Non ci saranno altre occasioni per far risorgere la sanità territoriale».

Molti gli appelli di personaggi pubblici per sostenere questa battaglia 'di civiltà': tra gli attori: Massimo Lopez Flavia Mastrella e Antonio Rezza, Leo Gullotta, Mascia Musy Ulderico Pesce, Christian Ginepro. Un appello anche dall’europarlamentare Pietro Bartolo e dagli scrittori Tea Ranno, Simone Perotti, Donatella di Pietrantonio, Daniele Billitteri.

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