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Messina in zona arancione, i ristoratori: "Incassi in calo per paura"

A Messina la zona arancione è un realtà da qualche settimana. La città infatti è tra quelle che hanno cambiato colore già dal 15 gennaio a seguito dell’andamento dei contagi da Covid. Commercianti e residenti si sono dunque già adattati alle nuove regole che prevedono il certificato verde. A partire dai ristoranti e dai bar dove anche per la consumazione di una semplice tazzina di caffè al bancone cosi come al tavolo è richiesto il super green pass. In questi locali il controllo con l’App è ormai un consuetudine a cui anche i clienti si sono abituati. Molti ristoratori e baristi però lamentano un calo degli incassi dovuto non solo alle misure più stringenti, ma anche al fatto che in giro di sono meno persone sia a causa dei positivi che della paura dei contagi. «Gennaio è stato da sempre un mese di calo, dopo Natale c'è una piccola flessione, a questo adesso si è aggiunta la zona arancione ma soprattutto la preoccupazione per il Covid e quindi il lavoro va a diminuire», dice ad AGI Alvise Ruggeri, ristoratore di un locale del centro storico di Messina.

«Ci sono delle realtà penalizzate ancora di più - aggiunge ilcommerciante - come i bar o i locali frequentati dai giovani, i ristoranti piccoli come il mio ancora lavorano senza fare grandi numeri ma riescono a sopravvivere». Per quanto riguarda il certificato verde i clienti sono ormai preparati a portarlo con loro: «Richiediamo il super green pass già al momento della prenotazione quindi i clienti arrivano preparati, è capitato che qualcuno lo dimentica a casa, come accaduto ieri con un signore anziano che è dovuto tornare indietro perchè l’aveva dimenticato, ma ci sono i controlli, rischiamo le multe quindi, mi dispiace, ma dobbiamo attenerci alle regole, da questo punto di vista sono molto scrupoloso. Ormai siamo abituati quasi tutti al super green pass, il problema è che c'è meno gente in giro, c'è chi ha perso il lavoro, chi è preoccupato, ha paura, ci sono tante concause che scatenano questa situazione». Francesco Vinci è un ristoratore, il suo ristorante- pizzeria si trova in zona centro città: «Abbiamo i costi al 100 per cento e il fatturato con un calo del 35 per cento, ho dovuto mettere alcune persone in ferie perché abbiamo i costi al massimo ma il fatturato è crollato. C'è meno gente in giro perché si ha paura del Covid da quando è stato introdotto il super green pass non abbiamo avuto un calo esagerato, significa che la maggior parte della nostra clientela è vaccinata, mentre dal 22 dicembre, da quando sono aumentati i contagi, abbiamo avuto un calo drastico ma è solo legato ai contagi, penso che se diminuiscono ci sarà una ripresa». Anche qui i clienti sono abituati al super green pass: «Non ci sono problemi».

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