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Bollette "pazze" a Milazzo, i chiarimenti dell'assessore Mellina

Non è solo un problema di evasione e di morosità, tipico di tanti Comuni e comunque non giustificabile. La vera anomalia è che all’utente non siano state recapitata per due, tre anni, le bollette a casa

“Non escludo che possano esserci delle discrasie nelle bollette notificate ai cittadini, ma già nell’avviso della Tari ad esempio abbiamo scritto di non considerare la comunicazione se hanno fatto il pagamento o la rateizzazione”.
Ad affermarlo l’assessore ai Tributi, Roberto Mellina che respinge le polemiche sorte sia da parte di qualche forze politica, sia di contribuenti inviperiti per il notevole numero di bollette ricevute (il Comune ne ha notificate oltre centomila tra ruolo ordinario e solleciti vari) negli ultimi quattro mesi, in alcuni casi anche dopo il regolare pagamento effettuato.

“L’obiettivo dell’Amministrazione - afferma l’esponente della giunta Midili - è quello di “normalizzare” la riscossione dopo che per tre anni il Comune non ha mandato neppure gli avvisi di pagamento. Sfido a trovare un altro Ente nella situazione di Milazzo. Non è solo un problema di evasione e di morosità, tipico di tanti Comuni e comunque non giustificabile. La vera anomalia è che all’utente non siano state recapitata per due, tre anni, le bollette a casa. Una cosa che non esiste da nessuna parte. Ecco la ragione per la quale i cittadini si sono visti notificare nel giro di un anno ben 5 ruoli ordinari e 4 riguardanti il pregresso. Siamo dovuti intervenire per porre rimedio ad una situazione ereditata per incapacità politica e amministrativa. L’alternativa era la non riscossione, magari la prescrizione”.

L’assessore spiega che in particolare il servizio idrico ha registrato un arretrato di ben tre anni. “Subito dopo l’insediamento siamo stati costretti a notificare ai cittadini le bollette relative all’anno 2018 che eraNO a rischio prescrizione. “

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