Rinunciare a sorseggiare il caffè seduto al bar, oppure astenersi dalla custodia del circolo culturale di cui è vice presidente ? Neanche per sogno, e così nonostante il vaccino antinfluenzale nel 1986 gli avesse arrecato non pochi problemi tanto da allontanarlo sinora dall’immunizzazione dal covid, ha preso coraggio a quattro mani e si è recato nell’hub di piazza Mercato dove ha ricevuto la prima dose.
La sua presenza nel Centro Vaccinale, non è passata certamente inosservata perché Antonino Mazzone, il nonnino di Capo d’Orlando che ad ottobre ha compiuto cent’anni era balzato alla cronaca nazionale, e non solo, perché la Gazzetta del Sudo lo aveva intervistato alla vigilia del rinnovo della licenza di guida che contava di superare brillantemente tanto da aver acquistato una fiammante nuova utilitaria, alla cui guida va a fare la spesa od a portare i fiori al cimitero alla figlia ed alle due mogli che lo hanno lasciato prematuramente.
“Credevo che i sintomi accusati nel 1986 dopo il vaccino antinfluenzale mi obbligassero a rinunciare all’immunizzazione dal covid, ci dice il signor Mazzone, classe 1921 ( Con una tempra d’acciaio, tanto da riuscire a scappare dal campo di concentramento in Germania durante la seconda guerra mondiale ed a raggiungere a piedi la Sicilia), ma la mia dottoressa mi ha subito confortato circa la necessità del vaccino e così ho fatto la prima dose; la seconda è fissata per fine mese”.
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