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Servizio d’illuminazione votiva a S. Teresa di Riva: un appalto con più ombre che luci

S. Teresa di Riva, l’Anac ha rilevato significativi errori nella gara d’appalto. L’opposizione sospetta ingenti danni per le casse municipali

Balza agli onori delle cronache l’appalto di illuminazione votiva dei cimiteri di Santa Teresa di Riva. Dopo il procedimento concluso all’Autorità nazionale Anticorruzione, che ha rilevato errori nella gara d’appalto del 2019 assegnata alla ditta “Di Natale Domenico” di Sant’Alessio Siculo, in quanto la concessione del servizio è stata affidata con un rialzo complessivo del 28,50% e non sommando l’offerta alla base del 25%, dunque per un totale del 53,5%, adesso arriva anche l’interrogazione di due consiglieri di minoranza, Giuseppe Migliastro (che aveva segnalato l’anomalia all’Anac nel 2020) e Antonio Scarcella. I due hanno inviato ieri un documento con numerosi quesiti (a risposta scritta) al sindaco Danilo Lo Giudice, innanzitutto per capire quali siano stati gli incassi del concessionario del servizio negli anni 2019, 2020 e 2021 e l’esatto ammontare del canone versato al Comune, con gli estremi delle fatture emesse dal Municipio.
I due esponenti di opposizione vogliono infatti capire se il concessionario del servizio abbia versato o meno il 53,5% degli incassi e il motivo per il quale nel verbale di aggiudicazione e nel contratto è indicata quale percentuale da versare quella del 28,5% e non il 53,5% in aumento rispetto alla base di gara fissata in 162.160 euro oltre Iva per quattro anni, come ritenuto corretto dall’Anac.

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