Brutto “regalo” di Natale per quasi 1.000 contribuenti di S. Teresa di Riva a pochi giorni dalle feste.
Dal Municipio sono infatti partiti ben 826 avvisi di accertamento esecutivo patrimoniale riguardanti il pagamento del Cosap, il canone di occupazione del suolo pubblico relativo in particolare ai passi carrabili, recapitati nelle ultime settimane agli indirizzi dei cittadini intestatari dell’entrata di carattere patrimoniale per gli anni dal 2016 al 2019.
Peccato, però, che buona parte delle somme siano state già versate in questi anni al Comune dagli utenti, che si sono quindi trovati davanti a delle “cartelle pazze” nonostante fossero già in regola con i pagamenti. Tanti santateresini si sono quindi recati al Municipio per chiedere chiarimenti e comunicare l’avvenuto pagamento e, anche ieri, si è formata una lunga la coda al terzo piano del palazzo, all’esterno dell’Area Finanziaria-Amministrativa-Affari Generali.
Ma cosa ha fatto scattare l’invio degli accertamenti per la richiesta di somme in larga parte non dovute? Dagli uffici finanziari apprendiamo che è stato avviato l’iter per “bonificare” la banca dati comunale e passare dal Cosap al Cup, il canone unico patrimoniale entrato in vigore già l’1 gennaio di quest’anno e che riunisce sotto un’unica entrata occupazioni di suolo pubblico, pubblicità-insegne-impianti e manifesti: i funzionari hanno quindi deciso di rivedere tutte le utenze prima della migrazione verso il nuovo canone ma, in molti casi, non sono riusciti a risalire ai pagamenti effettuati e a rintracciare ricevute e bollettini postali anche perché, a quanto pare, le somme riversate al Comune da Poste Italiane non hanno un’indicazione precisa al tipo di entrata a cui fanno riferimento.
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