Fu un colpo parecchio “strano”. Qualche giorno prima di ferragosto, caldo asfissiante, e pierdipiù non di un ragazzino ma di un quasi settantenne, vecchia conoscenza e scampato tre anni addietro ad un agguato in piena regola al rione Giostra per ucciderlo. Ci sarebbe da chiedersi perché uno come Francesco Cuscinà, alla veneranda età di 66 anni, s’è “abbassato” ad entrare al grande market “Decò” del rione Palmara, al villaggio Santo, terrorizzando le cassiere e i clienti per un quarto d’ora d’ordinaria rapina. Forse doveva saldare qualche debito urgente.
In ogni caso la vicenda del colpo al “Decò” è finita in tribunale e Cuscinà, assistito dall’avvocato Salvatore Silvestro, ha patteggiato ieri la pena di 5 anni di reclusione e 2.600 euro di multa davanti al gup Tiziana Leanza, con il consenso del pm. L’11 agosto scorso Cuscinà raggranellò dalle casse e dalla cassaforte ben 1.155 euro, infilandosi con la pistola in pugno nel box informazioni, davanti ad una cassiera irretita dall’arma che impugnava.
Ma durò poco. I carabinieri dopo la visione dei filmati ci impiegarono molto poco per identificarlo. Furono i militari della Compagnia Messina Centro ad eseguire l’ordinanza di custodia cautelare in carcere a suo carico emessa dopo le indagini, era iniziato da poco settembre. Le indagini furono avviate dai militari del nucleo operativo e della stazione di Camaro Superiore, indagini che consentirono di appurare come Cuscinà e un complice, Francesco Marino, avessero “operato” insieme.
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