I cittadini di Vulcano porto, dopo l’ordinanza del primo cittadino dell’isola, Marco Giorgianni, che sancisce l’obbligo di non soggiornare dalle 23 alle 6 del giorno successivo nell’area individuata come “zona rossa", si preparano a passare la prima notte fuori dalla dimora abituale, chi nella seconda casa o presso amici, oppure nelle strutture ricettive individuate nelle zone del Piano, di Vulcanello e Gelso.
A spingere il primo cittadino di Lipari ad attuare questo provvedimento restrittivo, così come si evince dall’ordinanza pubblicata sabato scorso, e pubblicata dalla “Gazzetta del Sud”, vi è la nota del Dipartimento di Protezione civile dello scorso 16 novembre nella quale venivano riportate le raccomandazioni conclusive della riunione della Commissione Grandi Rischi, tenutasi nello stesso giorno e nella quale viene rimarcato «l’ aumento della superficie di degassamento diffuso della Co2 al suolo nelle zone a nord del cratere La Fossa, verosimilmente legato a strutture preferenziali di risalita e degassamento. Questi valori hanno raggiunto, negli ultimi giorni, percentuali di saturazione che localmente superano anche il 30% nell'aria, a 80 centimetri dal suolo, assumendo valori massimi nelle ore notturne. Tale condizione rappresenta una seria minaccia alla salute pubblica ed alle condizioni ambientali».
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