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In Sicilia arriva il Frecciabianca, non l’Alta Velocità. Siamo ancora distanti

Domani a Catania l’inaugurazione del nuovo servizio ferroviario che toccherà la nostra città. Ma il gap con il resto d’Italia è ancora incolmabile

«Domani sarò a Catania per l’inaugurazione del servizio Frecciabianca, il primo “Freccia” in Sicilia, passo avanti importante, al quale ne seguiranno altri, tesi a migliorare radicalmente il servizio ferroviario siciliano e i collegamenti con il Nord Italia. È un “Freccia” certamente più performante della stragrande maggioranza dei convogli presenti in Sicilia ed è un segno di buona volontà». E poi: «Il Ponte sullo Stretto è una partita apertissima».
Il viceministro siciliano dei Trasporti, Gianfranco Cancelleri, nell’arco delle ultime 48 ore, ha ribadito la convinzione che per l’Isola e per l’Area dello Stretto sia in corso un processo di radicale “restyling” dei collegamenti, marittimi e ferroviari, e che, nello stesso tempo, la posta in palio più alta, quella del collegamento stabile tra Sicilia e Calabria, sia in gioco, perché c’è la volontà del Governo di andare fino in fondo a una questione che si trascina da troppo tempo.
Cancelleri ha usato prudentemente l’espressione di «primo passo avanti, importante ma al quale ne devono seguire altri», ammettendo che l’inaugurazione del nuovo servizio ferroviario, con il primo viaggio annunciato per il prossimo 14 novembre e riguardante le tratte che collegheranno Palermo con Catania e Messina, con fermate intermedie a Caltanissetta ed Enna (e poi a destinazione le coincidenze con le navi BluFerries e il Frecciarossa per Milano), non rappresenta certo l’avvento della nuova era dell’Alta Velocità in Sicilia. Chi lo dice, afferma il falso.

Ma l'alta velocità è altro: i dati

E dunque non si può parlare di Alta Velocità, come ha sottolineato nei giorni scorsi uno dei massimi esperti trasportistici siciliani, l’ing. Roberto Di Maria, il quale ha dimostrato con l’evidenza dei dati e dei fatti che «nessuna linea siciliana permette una velocità massima di 200 km/h, né, tantomeno, lo consentono le linee percorse dai futuri treni Frecciabianca, nell’itinerario, inedito, Palermo-Caltanissetta-Enna-Catania-Messina. Le velocità massime raggiungibili su queste tratte sono ben lungi da questi valori. Sulla Palermo-Catania, soltanto fra Palermo e Fiumetorto si toccano (per soli 13,20 km), i 140 km/h; per il resto della tratta, fino a Fiumetorto la velocità massima è sempre inferiore a 130 km/h. Ma più avanti, tra Fiumetorto e Catania si riescono a toccare i 130 km/h soltanto per 17,3 km (tratti saltuari tra Catenanuova e Bicocca). Il resto della linea, è percorribile rigorosamente sotto i 100 km/h, ma in lunghe tratte la velocità massima fissata rimane fissata a 75 km/h! Tra Catania e Messina si possono raggiungere i 150 km/h, ma soltanto per 21 km su 95. Per altri 50 km si viaggia sempre sotto i 110 km/h. In sintesi, per il 64% del percorso tra Palermo e Messina via Catania la velocità massima è pari, o inferiore, alla metà della velocità “di punta” (200 km/h). Per il resto, essa è fissata a 130 km/h e rarissimamente a 150». Nel resto del mondo, quando si parla di Alta Velocità, si fa riferimento ai treni che vanno a trecento chilometri allora...

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