Messina

Lunedì 25 Novembre 2024

Parte dal Natale il piano “Messina città della musica e degli eventi”

Si chiama “Natale della rinascita” la prima tappa di un piano molto più ambizioso, che mira ad immettere in circolo ben 7,5 milioni di euro per eventi, spettacoli (e assunzioni). “Messina Città della musica e degli eventi” è il brand su cui l’amministrazione De Luca ha deciso di puntare un bel po’ di soldi, in quello che, stando agli annunci dimissionari del sindaco, potrebbe essere l’ultimo scorcio di mandato. Un Piano promozionale, così lo ha definito la Giunta nell’atto approvato il 13 ottobre scorso e “targato” Carlotta Previti, perché «la promozione di eventi ha assunto un peso crescente nelle politiche di marketing e di promozione territoriale a livello nazionale e internazionale». Organizzare eventi, in altre parole, per promuovere Messina, attrarre turisti e far sì che questi ultimi spendano soldi in città. I 7,5 milioni di euro sono una fetta della torta da 15 milioni dei Poc Metro, quelli già utilizzati per la Pmi Card e dare sostegno alle imprese messe in crisi dalla pandemia.

Le perplessità di Alessandro Russo (Pd)

Un'operazione «oltremodo sospetta nei modi, nei tempi, nella fretta e nella stessa opportunità: milioni di euro comunitari che avrebbero potuto essere impiegati ancora in attività di concreto ristoro delle piccole e medie imprese locali, sono invece state di gran fretta stornate per allestire eventi di mediocre concezione, di nessun profilo internazionale e che è tutto da dimostrare possano essere occasione di volano economico per le nostre attività». È secco il giudizio di Alessandro Russo, consigliere comunale del Pd, sul Piano promozionale varato dalla Giunta De Luca. Messina città degli eventi? «Come si può pensare di paragonare il “villaggio di babbo Natale” al Festival del Mente di Sarzana? O al Festival dell’Economia di Trento? E come si può immaginare, senza alcuna programmazione documentabile, che una tale e ingente mole di risorse economiche debbano essere destinate a eventi talmente vaghi e appena accennati, che rischiano di tramutarsi nell’ennesima mediocre e affaticata programmazione di eventi di nessun appeal turistico e territoriale, come accaduto finora?». S

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