C’è un documento che più di altri fotografa l’impatto che la pandemia ha avuto sul sistema sanitario, anche a Messina, ed è il bilancio di esercizio del Policlinico universitario. L’atto è stato approvato un paio di settimane fa ed è una radiografia di un anno, il 2020, già entrato nei libri di storia proprio per l’irruzione che il Covid-19 ha fatto nelle vite di tutti.
È lo stesso commissario straordinario del Policlinico, Giampiero Bonaccorsi, a spiegare, nella relazione conclusiva al bilancio (che, per la cronaca, ha fatto registrare un utile di 27.758 euro), «le attività di produzione dell’anno 2020 sono state pesantemente condizionate dall’insorgere della pandemia». Ad incidere anche il fatto che il Policlinico è stato individuato «quale principale Covid Hospital della provincia di Messina, con il maggior numero di posti letto di degenza ordinaria (70-95) e di terapia intensiva per i pazienti affetti da Covid-19. Le unità di Rianimazione con terapia intensiva, Malattie infettive, Pneumologia e Medicina di urgenza hanno visto stravolgere le loro usuali attività per dedicarsi, in maniera quasi esclusiva, ai malati Covid.
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