Il sindaco chiude le scuole, lasciano aperta l'infanzia e i sindacati vanno all'attacco. In una nota a firma di Pietro Patti (Flc Cgil), Maria Falcone (Cisl Scuola), Salvatore Piccolo (Uil Scuola), Antonio Princiotta (Snals Confsal), Santino Marchetta (Gilda Umans) si legge: "Ancora una volta il sindaco gioca sui social invece di pensare a tutelare la salute dei suoi cittadini nelle sedi istituzionali. Con l’ordinanza n°244 si dispone la chiusura di tutte le scuole tranne per gli asili nido e la scuola dell’infanzia. Le bambine e i bambini, le alunne e gli alunni più piccoli, i dirigenti scolastici, il corpo docente dell’infanzia e il personale ATA per l’ennesima volta vengono considerati cittadini e lavoratori di serie B. La scuola dell’infanzia non è un parcheggio. La scuola non è un servizio a domanda individuale.
Si possono assecondare gli umori degli utenti di Facebook per prendere decisioni così importanti? Era già successo nell’agosto del 2018 quando si sospesero solo le attività didattiche perché le scuole erano prive delle certificazioni antisismiche e dei certificati di conformità degli impianti elettrici. Se la finalità della suddetta ordinanza è quella di tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini, perché escludere una categoria di cittadini? Forse questi lavoratori e questi alunni sono immuni da eventuali pericoli? Vorremmo conoscere le ragioni di questa decisione che certamente influirà negativamente sull’organizzazione didattica e amministrativa delle scuole interessate alla chiusura. Come era già successo nell’autunno del 2020 le ordinanze del sindaco De Luca, invece di proteggere la salute e garantire la sicurezza dei cittadini, mettono in difficoltà i dirigenti scolastici e il personale della scuola nella gestione delle attività didattiche. Chiediamo, come OO.SS. del settore scuola, che vengano garantiti a tutti le stesse tutele e gli stessi diritti. Chiediamo, inoltre, l’intervento del Prefetto e delle istituzioni preposte affinché si facciano garanti della salute pubblica e della sicurezza degli alunni e dei lavoratori interessati".
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