Non cambia il quadro delle esigenze cautelari applicate dal gip Maria Militello nell’ambito dell’operazione “Provinciale”, che ha portato alla luce l’esistenza di tre associazioni mafiose tra l’omonimo quartiere, Fondo Pugliatti e Minissale. Capeggiate rispettivamente, secondo la Dda, da Giovanni Lo Duca, Salvatore Sparacio e Giovanni De Luca. La Prima sezione della Cassazione ha infatti confermato l’ordinanza nei confronti di Francesco e Maria Puleo, Tyron De Francesco, Antonino e Natalino Summa. Regge, pertanto, il quadro accusatorio già delineato ab origine e comprovato, successivamente, dal responso del Tribunale del Riesame. Lo scorso 9 aprile, si aprirono le porte del carcere per De Francesco e i Puleo, mentre furono disposti gli arresti domiciliari per i Summa, padre e figlio. La difesa, recentemente, si è giocata la carta del ricorso alla Suprema Corte, con l’obiettivo di alleggerire le misure a carico dei cinque, ma le istanze degli avvocati Salvatore Silvestro, Pietro Pollicino e Tommaso Autru Ryolo non sono state accolte. Il prossimo passaggio è fissato il 24 novembre, quando il giudice Valeria Curatolo dovrà pronunciarsi sulla richiesta, già avanzata dalla Dda, di mandare a processo gli imputati. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina