Sono tornati a nuova vita i sentieri naturalistici della Baronia, grazie agli interventi dei tanti volontari, ma anche al lavoro svolto dai rappresentanti delle associazioni ambientaliste e dell’Area marina protetta. Sono stati completati i lavori di scerbatura per rendere nuovamente praticabile il percorso che si estende dalla riviera di levante a quella di ponente in contrada Baronia, nei terreni della Fondazione Barone Lucifero. Soddisfazione è stata espressa dal presidente della società di “Storia patria”, Massimo Tricamo. «Un intervento che consentirà ai turisti, ma anche ai cittadini – afferma – di apprezzare questi sentieri realizzati dal Corpo forestale a Capo Milazzo. Un’area fruibile da quanti vogliano scoprire le innumerevoli bellezze di un sito di assoluto pregio e di grande valenza paesaggistica». È stato altresì comunicato che il sentiero di Ponente è fruibile a piedi, tutti i giorni, dal lunedì alla domenica, dall’alba al tramonto, mentre quello di levante è fruibile a piedi, attraverso il portone di accesso a “Gigliopoli”.
Un patrimonio sicuramente da scoprire, specialmente quello di Ponente compreso tra la Baia di S. Antonio e contrada Paradiso di fronte al faro, dove è possibile ammirare ulivi secolari, rocce bianche contrapposte ad un mare azzurro, stratificazioni geologiche e conchiglie fossili, oltre a viottoli che conducono a luoghi come la Piscina della Portella, che la cultura popolare ha denominato “di Venere”, un’area che è stata riaperta dopo le polemiche delle scorse settimane ma il cui accesso, verosimilmente il prossimo anno, sarà regolamentato per evitare che centinaia di persone si ritrovino contemporaneamente in una zona comunque tutelata.
Sempre sul promontorio vi sono altre aree da recuperare e, in tal senso, sarebbe opportuno che Milazzo si riappropriasse dei campi di volontariato internazionale di Legambiente strumento di eccezionale valore. I volontari infatti erano persone che dedicavano la loro vacanza a un motivo importante di interesse ambientale, donando un servizio come frutto di un impegno consapevole e disinteressato. Positivi infine i riscontri giunti dal “Mish Mash” che per quattro giorni ha richiamato quotidianamente circa 3000 persone. Il luogo predisposto alla fruizione dall’Area Marina Protetta è stato inoltre per l’occasione reso ancora più fruibile, attraverso una speciale azione di pulizia da foglie e arbusti secchi, al fine di scongiurare ogni eventuale pericolo di incendio ed offrire un evento in totale sicurezza..
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