La bocciatura del nuovo Piano Tari attraverso l’astensione di alcuni consiglieri di minoranza rischierebbe di paralizzare il servizio della raccolta differenziata porta a porta e di condurre l’ente di Palazzo dell’Aquila verso il baratro del dissesto. A sostenerlo è il sindaco Mauro Aquino, intervenuto sulla questione dopo la prova di forza di una fetta dell’opposizione, che ha ritenuto «intollerabile e insostenibile» l’aumento delle tariffe previste nel Piano presentato dalla giunta su indicazione dell’ufficio economico-finanziario. «La bocciatura del Piano e il mantenimento delle vecchie tariffe – ha dichiarato Aquino – non consentiranno al Comune di poter pagare gli oneri di conferimento e tra qualche settimana la discarica ci chiuderà i cancelli in faccia». Stesso ragionamento per l’impianto di compostaggio presso cui l’ente conferisce l’umido. «Già entro metà settembre potremmo ritrovarci centinaia di mastelli pieni nelle nostre case o lungo i margini delle strade», ha ipotizzato il primo cittadino, secondo cui la scelta dei consiglieri di bloccare l’aumento di circa 80 euro l’anno ridurrà la città ad una «pattumiera a cielo aperto».
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