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Messina: Nemo, ancora un colpo di scena. Il servizio rimarrà al Policlinico

Sembra definitivamente tramontata la strada che portava all’Irccs Neurolesi. Ieri il dirigente generale dell’assessorato regionale alla Salute ha incontrato i vertici dell’Asp e dell’azienda universitaria

Partiamo da una premessa: il Nemo Sud, così come lo abbiamo conosciuto fino ad oggi, non esisterà più. Se un “nuovo” Nemo Sud potrà esserci, sarà con un modello organizzativo, amministrativo e giuridico completamente diverso. Dove? Nella stessa “casa” che ha ospitato il centro clinico per la cura delle malattie neuromuscolari, finito al centro di un caso senza fine: il Policlinico. L’ultimo colpo di scena di questa telenovela, infatti, arriva da Palermo. Si tratta di indiscrezioni, premettiamo anche questo, ma sembra definitivamente tramontata l’ipotesi che conduceva ad un futuro di Nemo all’Irccs Neurolesi Bonino Pulejo. E cioè l’ipotesi che, fino a poche settimane fa, appariva come la più concreta, al punto da finire tra i punti all’ordine del giorno della Giunta regionale.

E invece non solo quel punto non è mai stato discusso, ma che il futuro del centro clinico – o meglio, a questo punto va precisato, del servizio di assistenza fino a qualche settimana fa fornito da Nemo – sia tornato a guardare al Policlinico è confermato da una riunione avvenuta ieri a Palermo. Il dirigente generale dell’assessorato regionale alla Salute, Mario La Rocca, massimo vertice della struttura che, politicamente, fa capo all’assessore Ruggero Razza, avrebbe incontrato, intorno all’ora di pranzo, il commissario straordinario del Policlinico, Giampiero Bonaccorsi, ed il direttore generale facente funzioni dell’Asp, Dino Alagna.

Beppe Picciolo: “Il Servizio è salvo al Policlinico: una buona notizia!”

"I pazienti fragili di Nemo avranno una loro casa a Messina e sempre al Policlinico! Forse, oggi , non si potrà chiamare “Nemo” ma un grande passo in avanti l’assessorato di Palermo lo ha fatto! Merito della serietà del vertice politico regionale, merito di Mario La Rocca e dei Dirigenti di Policlinico ed Asp, merito anche della Università che ha voluto, alla fine, che il servizio restasse in house! Se non ci saranno nuovi colpi di scena, ad oggi due problemi di estrema importanza rimangono ancora sul tavolo: la tutela del personale già qualificato che lavorava e che ne ha diritto (e sono certo che oggi i Sindacati otterranno per loro garanzie!) e il “brand Nemo” che è il grande assente, almeno nella nuova start up. E qui si deve riaprire un dialogo serio e fattivo. Problemi fondamentali che andranno affrontati con impegno e buona volontà da tutti gli attori che hanno voluto con forza questa soluzione.
Il tempo è galantuomo! Sempre. Al lavoro!". E' quanto affermato dall'ex deputato regionale Beppe Picciolo.

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I sindacati: "Positivo l'incontro con l'assessore Razza"

“Si è svolto, a Palermo, l’atteso incontro tra l’assessore regionale alla salute avv. Ruggero Razza e la delegazione della Uil e Uil Fpl di Messina per affrontare le problematiche relative al Centro Nemo di Messina. L’assessore Razza ha esposto l’eventuale soluzione che intenderebbe adottare per risolvere la vertenza in questione sia riguardo la continuità assistenziale a favore dei pazienti affetti da gravi malattie neuromuscolari (sla, sma, distrofie, ecc.) che in merito alla salvaguardia dei livelli occupazionali dei lavoratori del Centro Nemo” lo hanno dichiarato Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina, e Giuseppe Calapai, segretario generale Uil Fpl.

“In tal senso, l’assessore Razza ha ribadito la volontà di procedere all’internalizzazione dell’attività assistenziale. Inoltre, l’assessore regionale alla salute ha comunicato l’avvio di un percorso caratterizzato da una concreta ipotesi di lavoro, giuridicamente ineccepibile, finalizzata a salvaguardare, in tempi strettissimi, tutti i posti di lavoro degli operatori del Centro Nemo. In tal senso, sarà attivato un tavolo tecnico coordinato dall’assessorato regionale alla salute, che coinvolgerà i quattro Direttori generali delle aziende sanitarie messinesi (Asp, Irccs Neurolesi, Papardo e Policlinico), per definire e risolvere, con estrema urgenza, la gravissima problematica sanitaria e sociale. Alla luce di quanto avvenuto, nel giudicare positivamente l’esito dell’incontro, restiamo in vigile e fiduciosa attesa sugli esiti del percorso annunciato” hanno così concluso Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina, e Giuseppe Calapai, segretario generale Uil Fpl.

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