Tre donne magistrato per altrettanti posti di primo piano nella gestione della giustizia messinese. È stata una mattinata molto particolare quella di ieri a Palazzo Piacentini, forse non era mai accaduto in precedenza, che nelle aule ha scandito le cerimonie d'insediamento di Francesca Arrigo, Ornella Pastore e Beatrice Catarsini.
Tre giudici messinesi che andranno a ricoprire ruoli molto diversi: la Arrigo è il nuovo presidente del Tribunale di sorveglianza, la Pastore è il neo presidente dell'Ufficio Gip-Gup, la Catarsini dirigerà la sezione lavoro della Corte d'appello. Tutte hanno già una carriera molto intensa alle spalle. E ieri le parole pronunciate da tutte e tre, visibilmente emozionate, dopo la firma canonica del verbale d'insediamento, in due casi davanti a collegi composti da sole donne, sono state soprattutto di ringraziamento: per tutti coloro, tra colleghi e personale amministrativo, che hanno contributo al lavoro quotidiano.
Ornella Pastore, il nuovo presidente dell'Ufficio Gip-Gup peloritano, ha passato gli ultimi duri quindici anni in Calabri a combattere la 'ndrangheta, nei vari ruoli che ha ricoperto nel tempo, prima in Corte d'appello e poi in Corte d'assise e alle Misure di prevenzione. E da quella sedia ha gestito maxiprocessi complicati e deciso sequestri e confische di beni, ai danni di capi e gregari della 'ndrangheta, e imprenditori collusi.
Francesca Arrigo, probabilmente uno dei più giovani presidenti della Sorveglianza in Italia, ha dedicato a questo specifico settore gran parte della sua carriera, ed è divenuta negli anni un vero punto di riferimento per tutti, non soltanto dietro la scrivania ma nel costante dialogo quotidiano con gli operatori carcerari e con tutto quello che ruota intorno a questo mondo molto complesso, dentro e fuori le sbarre di una casa circondariale.
Beatrice Catarsini da oltre vent'anni si è specializzata nella materia del Lavoro in appello, e in precedenza lo aveva fatto da giudice del primo grado, trattando tutte le materie collegate. E nel settore lavoro ha trattato tutto: dal privato al pubblico privatizzato, dalla previdenza all'assistenza, dai licenziamenti individuali e collettivi ai reclami della legge Fornero, maturando una forte esperienza per le diverse tipologie di contenzioso che sono proprie del territorio messinese. Da oggi i tre magistrati sono nuovamente al lavoro per cercare di risolvere i problemi che si presentano, e soprattutto per accelerare i tempi della giustizia.
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