Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Messina, l'isola della discordia: il Consiglio chiede altri correttivi per Torre Faro

Ma per gli uffici di Palazzo Zanca va già bene così: «No a disparità tra residenti del villaggio e non»

L’isola pedonale di Torre Faro è sostanzialmente promossa. Almeno da parte degli uffici di Palazzo Zanca. Un po’ meno da parte della cittadinanza (residenti, commercianti, etc.), le cui istanze sono state fatte proprie dai consiglieri comunali della commissione Viabilità, che hanno proposto una serie di modifiche al provvedimento che – su questo sono tutti d’accordo – è certamente rivoluzionario.

Nei giorni scorsi il dipartimento Mobilità urbana del Comune ha trasmesso al consiglio comunale, come previsto, una relazione sui primi quindici giorni di sperimentazione. Poche pagine, in cui si riassumono gli ultimi passaggi (comprese le modifiche già introdotte il 18 giugno) ma si fanno anche alcune valutazioni. Ad esempio, si legge, «per quanto riguarda la riserva di superfici o spazi di sosta, a titolo gratuito o oneroso, per i veicoli privati dei soli residenti a Torre Faro», cioè uno dei nodi principali sollevati in queste settimane, è il Codice della strada, affermano i tecnici, a stabilire che «tale situazione è giustificata nel caso in cui le aree o strade pedonali (così come anche le zone a traffico limitato) siano particolarmente estese, tali da comportare una significativa riduzione dell’offerta di sosta».

Riduzione che non c’è, perché «in piazza Chiesa e nella via Torre è sempre stato vigente il divieto di sosta h24», per questo «si è ritenuto di non costituire disparità di trattamento tra residenti e non residenti e non ridurre, per questi ultimi, l’offerta di sosta al parcheggio Torri Morandi e nelle strade limitrofe alle strade pedonalizzate».

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia