Clima politico rovente a Taormina dopo l’annuncio ufficiale del sindaco Mario Bolognari, che ha anticipato l’imminente dichiarazione del dissesto finanziario. È già esplosa un’accesa polemica tra il primo cittadino e i consiglieri di opposizione, che contestano la scelta di non presentare ricorso contro la bocciatura del piano di riequilibrio, sancita dalla Corte dei Conti il 25 maggio scorso. Secondo il primo cittadino non ci sono i margini per ribaltare quel verdetto, mentre la minoranza va all’attacco sull’argomento.
«Il dissesto è una iattura per Taormina – afferma il consigliere Salvo Cilona –. È facile affermare oggi, a 3 anni dal proprio insediamento, che il piano di riequilibrio non era sostenibile. Al sindaco la legge ha dato modo di valutare entro 150 giorni dall’insediamento la possibilità di riformulare il piano e migliorarlo. Il piano è stato azzoppato dai vecchi debiti che il sindaco conosce bene. L’Amministrazione in carica ha deciso di non opporsi alla decisione della Corte dei Conti e se ne assumerà tutta la responsabilità politica. Taormina non merita il dissesto e neanche questi amministratori».
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