Il sindaco Pinuccio Calabrò e l’assessore all’Ambiente Paolo Pino, impegnati in prima persona a fronteggiare l’emergenza rifiuti causata esclusivamente dall’indiscriminato abbandono dei rifiuti, sono stati ricevuti ieri dalla prefetta Cosima Di Stani, alla quale hanno illustrato la grave situazione igienico-sanitaria che incombe quotidianamente sulla città e le difficoltà che lo stesso Comune ha per fronteggiare l’emergenza estesa su un vasto fronte, anche in considerazione della mancanza di personale di vigilanza. La prefetta, che ha assicurato il sostegno agli amministratori impegnati nell’azione di risanamento ambientale, ha valutato positivamente la nuova ordinanza che contiene ulteriori “Disposizioni per la tutela dell’igiene urbana e della sanità pubblica” e che introduce soprattutto la possibilità di contestare il reato penale di “Inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità adottati per motivi d’igiene”, previsto dall’art. 650 del Codice penale.
Inoltre, da ieri è prevista, per effetto della stessa ordinanza, una sanzione amministrativa minimo di 500 euro per chi «abbandona i rifiuti non ingombranti di ogni genere, anche in prossimità dei contenitori (isole ecologiche) o dei luoghi specifici di raccolta o abbandonare rifiuti ingombranti o conferirli con le modalità previste per le altre frazioni di rifiuto».
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