La raccolta differenziata e il trasporto in discarica. Le potature e la scerbatura. Le disinfestazioni, la pulizia delle spiagge e la deblattizzazione. Il ventaglio di attività svolte da MessinaServizi è ampio e lo è ancora di più da quando, a gennaio, il consiglio comunale ha approvato l’integrazione del contratto di servizio che ne regola i rapporti con Palazzo Zanca, affidando all’azienda di via Gagini la cura del verde.
E sono tutte attività che vengono affidate all’esterno, a ditte private, rendendo la MessinaServizi una delle stazioni appaltanti più importanti della città. Eppure un anno fa (era il 21 agosto 2020) l’Amministrazione De Luca ribatteva così a chi faceva notare l’alto numero di affidamenti esterni nel settore rifiuti e verde: «È proprio perché non vogliamo che certe pratiche vengano perpetuate che ci accingiamo a modificare il contratto di servizio di MessinServizi, per affidare alla società in house anche il servizio di cura e taglio del verde pubblico», con due vantaggi: «Il primo è l’internalizzazione del servizio, con conseguente riduzione del costo dello stesso; il secondo è l’assunzione dei lavoratori ai quali verrà dato lavoro e stabilità».
Il contratto di servizio è stato modificato, ma al momento non si vedono né le assunzioni (l’iter è stato solo avviato), né le internalizzazioni. E l’elenco degli appalti affidati all’esterno, a ditte private, è sempre più lungo.
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