Può un'azienda sanitaria fare un'operazione commerciale durante la campagna di vaccinazione? Può consentire la vendita in fiera, a 50 centesimi, di una bevanda che, seppur a bassa gradazione, risulta comunque tra le bevande alcoliche, dunque vietate a chi ha meno di 18 anni? Sa l'Asp che nei locali chi vende birra o alcolici agli under 16, per legge, dovrebbe essere arrestato; e in caso di vendita a chi ha compiuto 16 anni sarebbe in ogni caso costretto a pagare una multa fino a 450 euro? E visto che nel comunicato si cita il caso Israele, sa l'autorità sanitaria locale che quella iniziativa, portata avanti nello scorso mese di febbraio a Tel Aviv, si svolgeva in modalità ben diverse, cioè su disposizione del comune, erano i locali ad aprire le loro porte ai giovani, ai maggiorenni, per incentivare le vaccinazioni, con birra o succo di frutta venduti a prezzi speciali? Non si tratta di essere moralisti o bacchettoni, ma che un'azienda sanitaria si presti a dar vita a un'operazione commerciale è già di per sé un'anomalia, in più si commercializza una bevanda alcolica. Si potrebbe a questo punto pensare anche a una bella campagna promozionale sul tipo una dose di vaccino, una birretta e uno spinello. Vedreste quanti ragazzi over 16 risponderebbero all'appello.... Chissà che pensa, in merito, l'assessore regionale alla sanità, Ruggero Razza, il neo-rinominato dal presidente Musumeci, al suo secondo "richiamo" in giunta...
E Firenze replica
Il commissario Firenze come Biden, l'Asp Messina come uno dei cinquanta stati degli Usa. La campagna vaccino-birra lanciata dal presidente americano è stata anticipata in riva allo Stretto. “Apprendo con piacere il gradito sincronismo tra gli Stati Uniti d’America e Messina - dichiara il commissario per l’emergenza covid Alberto Firenze - nel lanciare la prima iniziativa speciale all‘interno dell’hub Fiera, una postazione dedicata ad una birra artigianale, ho letto sui giornali che l’America e il presidente Joe Biden stanno puntando proprio su questo input per accelerare al massimo le vaccinazioni di massa“. Naturalmente la birra sarà disponibile esclusivamente alle persone maggiorenni, come previsto dalla legge; mentre si ricorda che anche chi ha più di 16 anni (nati dal 2005) potrà prenotarsi sul portale per ricevere il vaccino. Inoltre verranno predisposti alcol test rapidi con l’obiettivo di educare le nuove generazioni, anche in vista della stagione estiva imminente, a bere bevande alcoliche con prudenza e moderazione". Restano diverse domande senza risposta. 1) Può l'Asp commercializzare un prodotto in vendita in un hub vaccinale? 2) Ha avuto il via libera dalla regione siciliana e dal proprietario delle aree, cioè l'autorità di sistema portuale? 3) Seguendo questo principio, per incentivare i vaccini, perché non offrire salsicce e braciole a buon prezzo, sushi, hot dog o coca cola gratis? 4) Perché quella azienda e non un'altra di quelle che producono birra artigianale? 5) L'hub è un presidio sanitario o un lunapark come ai tempi della vecchia fiera campionaria? 6) Come sarà gestito eventuale ulteriore caos nel caso di un sovraffollamento di ragazze e ragazzi che arrivano per scolarsi un bel boccale di birra a 50 centesimi?.... Ma c'è l'alcoltest, per fortuna, e tutto va bene....