«Ringrazio Mara Carfagna non solo per tutto quello che ha fatto per la nostra città, ma soprattutto perché si è emozionata. E noi, nel vederla, ci siamo emozionati come lei». Parola di Cateno De Luca. Sono trascorsi ormai tre giorni dalla visita a Messina della ministra per il Sud, ma l’effetto permane, anche perché la sua presenza in riva allo Stretto è coincisa con il voto definitivo in Parlamento, che ha dato il via libera alla legge speciale, con lo stanziamento di cento milioni di euro e con i poteri in deroga affidati alla prefetta Cosima Di Stani. Si entra, dunque, nella fase operativa.
Il sindaco dice di aver ripensato a questi quasi tre anni, a tutti i “retroscena” della vicenda legata alla legge e ai poteri speciali. «Lo avete scritto, ed è la verità – afferma De Luca –, a un certo punto stava saltando tutto perché era stato posto il veto sulla mia persona. Bisognava affidare il ruolo di commissario straordinario a chiunque, ma non al sindaco di Messina, per bieche ragioni di avversione politica. Io li ho spiazzati nel momento in cui sono stato il primo a dire che mi sarei tirato fuori, che il mio unico interesse era vedere finalmente approvata la legge e che mi stava benissimo la nomina del prefetto. Ora daremo, senza se e senza ma, supporto pieno alla dottoressa Cosima Di Stani. Il Comune e Arisme hanno già messo a disposizione tutte le proprie strutture, la documentazione del lavoro fatto in questi mesi, anzi ancora di più: abbiamo chiesto che venga inserita nella contabilità speciale la mole di risorse (oltre 240 milioni di euro) che siamo riusciti a reperire. Sapete, invece, chi ha remato e chi remerà ancora contro? La Regione siciliana, la Giunta Musumeci».
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