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Messina, è svolta sul risanamento delle baraccopoli. Dal governo in arrivo 100milioni

L'esecutivo nazionale affida i poteri a un commissario straordinario da nominare entro dieci giorni. Potrebbe essere il prefetto?

Clamorosa novità sul fronte del risanamento delle baraccopoli messinesi. Il governo fa proprio il testo della legge speciale, che era stato unificato grazie al l'intesa sulle tre proposte presentate dai deputati D'Uva, Navarra e Siracusano, e tramite un emendamento al decreto Covid, firmato dalla ministra del Sud Mara Carfagna, stanzia 100 milioni di euro e affida i poteri a un commissario straordinario da nominare entro dieci giorni.

Potrebbe essere lo stesso prefetto di Messina ad assumere l'incarico, coordinando gli interventi di competenza del comune e dell'agenzia del risanamento Arisme. C'è piena intesa sul tema tra le varie forze politiche che sostengono il premier Draghi, finalmente, dopo anni di dibattiti e discussioni, potrebbe essere questa la svolta nei programmi di sbaraccamento e di riqualificazione delle aree degradate in riva allo stretto.

Un doppio decisivo passo avanti verso l'eliminazione delle baraccopoli messinesi. In Commissione Ambiente alla Camera dei deputati è stato adottato il testo unificato "RisanaMessina". Si tratta di quello che accorpa le tre proposte di legge presentate dai deputati messinesi Siracusano, Navarra e D'Uva. E proprio il parlamentare del M5S dichiara: "Sono soddisfatto che nel testo unificato siano state recepite tutte le proposte messe a punto dal MoVimento 5 Stelle. Per quanto riguarda la nomina del commissario, per noi è importante stabilire che attuatore del progetto di risanamento sia un soggetto nelle condizioni di occuparsi a tempo pieno della questione. Oggi abbiamo fatto un altro passo avanti per restituire dignità alla situazione abitativa di migliaia di famiglie di Messina. Lavorando in sinergia si va lontano, come dimostra l'iter della proposta di legge che continua a procedere. Intanto le notizie che giungono dal Governo lasciano ben sperare perché, in questa fase e data l'urgenza della questione, un intervento governativo rende ancora più veloce la realizzazione dell'iniziativa. Lo avevamo chiesto in passato e oggi continuiamo a sottolineare l'opportunità di intraprendere questa azione. Così come, allo stato attuale, risulta vantaggiosa la prospettiva di utilizzare le risorse previste dalle linee d'intervento che il PNRR indirizza a progetti come quello del risanamento".

Assenso del ragioniere regionale

E' arrivato da pochi minuti l'assenso del ragioniere generale dello Stato Biagio Mazzotta al decreto sul risanamento di Messina proposto dalla ministra Mara Carfagna. Il Governo, dunque, anticipa i tempi di approvazione della legge speciale, stanzia 100 milioni di euro per lo sbaraccamento, nomina entro dieci giorni dalla conversione in legge del decreto un commissario straordinario, che potrà agire in deroga alle norme ordinarie (sul modello della realizzazione del ponte di Genova), e assegna un anno di tempo per avviare tutti gli interventi volti a eliminare le baraccopoli messinesi, con possibilità di proroga dell'incarico per i successivi due anni. Nel frattempo, altri 100 milioni di euro dovrebbero arrivare alla città di Messina, grazie al progetto pilota presentato dal Comune di Messina e fatto proprio dalla Regione siciliana.

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