Un ampio margine operativo ai consulenti, dovranno decidere loro se riesumare eventualmente le salme degli anziani. Operazioni che si svolgeranno tutte da remoto vista l'attuale emergenza su una piattaforma web. La necessità di considerare la vicenda alla luce delle conoscenze mediche dell'epoca. La possibilità di utilizzare per il momento tutti gli atti a disposizione, anche quelli contestati dai difensori, per avere il quadro più ampio possibile, e però sarà poi necessario precisare se le risultanze provengono dalle dichiarazioni rese dagli indagati o da elementi oggettivi o documentali.
È durato in tutto un paio d'ore il primo step dell'incidente probatorio richiesto dalla Procura davanti al gip Valeria Curatolo per l'inchiesta sui 33 anziani morti alla casa di riposo "Come d'incanto", che vede indagate cinque persone con l'ipotesi d'accusa di cooperazione in omicidio colposo.
Si tratta della struttura ricettiva che nella prima fase della pandemia, tra marzo e aprile del 2020, registrò un numero molto alto di decessi per Covid tra gli anziani ospitati, e fu al centro di tante polemiche per l'intervento tardivo dell'Asp e l'allucinante situazione interna trovata dagli operatori sanitari, una volta entrati nel palazzo di via Primo Settembre.
Il procuratore aggiunto Rosa Raffa e il sostituto Marco Accolla, che gestiscono l'inchiesta, quest'ultimo era in aula oggi, nei mesi scorsi avevano chiesto al gip la procedura dell'incidente probatorio, cioè un accertamento immediato con il contraddittorio tra accusa e difesa, che secondo i magistrati è fondamentale per cristallizzare nel più breve tempo possibile il quadro probatorio. Perché si deve chiarire se le eventuali omissioni e i ritardi nella gestione della diffusione del virus nella casa di riposo abbiano determinato la morte dei 33 anziani.
Sono 5 allo stato gli indagati. Si tratta di: Donatella Martinez, responsabile della "Casa di riposo Come d’incanto"; Cono Bontempo, medico geriatra che assisteva gli anziani ospiti della struttura; Carmelo Crisicelli, dirigente medico dell’ASP di Messina ed ex commissario emergenza Covid; Vincenzo Picciolo, medico in servizio al Sues 118 di Messina e responsabile del coordinamento dell’attività sanitaria per l’esecuzione dei tamponi domiciliari e Maria Concetta Santoro, medico dell’Asp di Messina, in servizio presso il presidio d’emergenza del 118 di Francavilla di Sicilia.
Tra i consulenti si è poi proceduto alla sostituzione del prof. Matteo Bassetti, che per i molti impegni non potrà prendere parte alle operazioni peritali. La consulenza scatterà a partire dal 10 maggio, l'incidente probatorio è stato aggiornato al 28 settembre.
Caricamento commenti
Commenta la notizia