Forse ha inciso la tempistica dell’annuncio di un nuovo “Open weekend”, ma anticipato al giovedì, arrivato solo nel tardo pomeriggio di mercoledì. O forse – più probabilmente – a prevalere è la ormai endemica diffidenza (ed è un eufemismo) nei confronti del vaccino AstraZeneca. Sta di fatto che nella giornata di ieri, a Messina, la replica dell’iniziativa voluta dalla Regione che ha aperto, per di più con due giorni d’anticipo, le porte dei principali centri vaccinali a tutti gli over 60 senza prenotazioni, si è rivelata un flop.
Solo oggi si capirà quanto abbia influito il primo di questi fattori, e cioè il poco preavviso e quindi il fatto che molti cittadini, probabilmente, ieri mattina non sapevano che questa settimana ci si sarebbe potuti recare all’hub già dal giovedì. Va detto anche che in questa occasione la platea dei potenziali “vaccinandi” è più ampia, includendo pure gli over 80.
Ma alla fine della fiera (è il caso di dirlo), ieri il numero delle persone che si sono vaccinate senza prenotazione è stato di poco superiore alla cinquantina (dall’ufficio commissariale Covid non è stato fornito un dato più preciso). Basti un dato su tutti: appena 17 i vaccini AstraZeneca somministrati nella giornata di ieri. Una giornata che, però, nel complesso, è stata positiva: in totale, infatti, ieri sono state effettuate ben 875 vaccinazioni, la stragrande maggioranza delle quali Pfizer (853), appena 5 le dosi Moderna.
A far quasi raddoppiare il dato complessivo è stato il “ripescaggio” degli inidonei: ieri, infatti, sono stati convocati quanti, nelle scorse settimane, si erano presentati con prenotazioni per il vaccino AstraZeneca ma poi, al momento dell’anamnesi, sono risultati, appunto, inidonei alla somministrazione del vaccino anglo-svedese e quindi ri-prenotati per Pfizer.
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