Messina

Domenica 28 Aprile 2024

Il caso Don Orione e la cappella da 12 mila euro, finanzieri sequestrano atti all'Asp di Messina

La sede dell'Asp di Messina

Le Fiamme gialle hanno fatto visita all’Asp di Messina e ieri mattina hanno eseguito un corposo sequestro di atti nella sede della struttura. Due sarebbero i fronti che i finanzieri intendono approfondire: l’appalto del centro “Don Orione” e la realizzazione di una cappella, una sorta di “chiesetta”, fatta costruire al primo piano di Palazzo Geraci, nella sede di via La Farina. Sulla prima vicenda, di recente, si è sollevato un gran polverone, anche mediatico, perché il direttore generale facente funzioni dell’Asp Bernardo Alagna e i vertici del Comune, hanno deciso di non concedere altre proroghe alla coop “Faro 85”, da anni operante all’interno della struttura che si occupa di assistenza a persone con disabilità e di far gestire la struttura “in house” anche col supporto della Messina Social City. Per quanto riguarda la realizzazione della cappella a Palazzo Geraci, caso più unico che raro all'interno di una sede Asp, la Finanza avrebbe raccolto tutta la documentazione con cui è stata autorizzata la costruzione della “chiesetta” all'interno di un ufficio e gli atti relativi alle spese di realizzazione e allestimento che si aggirano attorno ai 12 mila e 500 euro. La cappella, tra le altre cose, è munita di un tabernacolo a incasso, undici banchi in legno massello, una poltrona in legno stile barocco e un altare in legno massello. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina

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