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Messina, la nuova svolta del risanamento: due percorsi da 150 milioni

Si tratta del bando “Qualità dell’abitare” e di un progetto pilota). Ma si ritorna al passato: demolire e ricostruire nella stessa area

Quasi 150 milioni di euro per la decisiva accelerazione sul fronte del risanamento. Un’accelerazione che, però, rappresenta un parziale ritorno al passato: sbaraccamento e costruzione di nuovi insediamenti nelle stesse aree sbaraccate. Una direzione diversa da quella che, tramite l’acquisto di alloggi sul mercato da parte di Arismè, l’Agenzia per il risanamento, puntava alla cancellazione dei quartieri-ghetto. I nuovi progetti su cui punta forte il Comune seguono, dunque, lo schema “classico” del risanamento, seppur con costruzioni a basso impatto energetico e dal taglio “ambientale”.
Sono due i percorsi, paralleli ma legati tra loro: il Programma nazionale “Qualità dell’abitare” e il progetto pilota, che vede insieme Comune e Regione, finanziato dal Recovery Fund. Tre progetti da circa 15 milioni l’uno, nel primo caso; un unico progetto da quasi 100 milioni di euro, nel secondo caso.
Annunziata, Giostra, Camaro Le tre proposte progettuali per il bando “Qualità dell’abitare” si concentrano sulle aree dell’Annunziata, di via Cuore di Gesù a Giostra e di Camaro Sottomontagna. All’Annunziata si prevedono 39 nuove unità abitative e 60 alloggi da acquistare (costo complessivo, 14,2 milioni); a Giostra 65 nuove unità abitative (costo 14,4 milioni); a Camaro, invece, un’area di verde attrezzato e 140 alloggi da acquistare sul mercato (costo 14,8 milioni). «Gli interventi proposti – viene spiegato nella relazione – soddisfano il fabbisogno abitativo connesso all’evoluzione territoriale degli ambiti di riferimento e sono caratterizzati da un basso consumo di suolo, attestato entro il valore massimo del 17%». Si tratta di aree nelle disponibilità del Comune, o perché intestate al Comune stesso o perché trasferite a Palazzo Zanca dall’Iacp, secondo quanto stabilito dalla Finanziaria regionale del 2018.
Il progetto pilota Il progetto pilota redatto dall’Ufficio tecnico del Comune mette al centro tre aree da “rigenerare”: Bisconte, Fonde Fucile e Rione Taormina. L’importo totale è, per l’esattezza, di 99 milioni 750 mila euro e prevede sia nuove unità abitative che, in minima parte, l’acquisto di nuovi alloggi.

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