Il 15% delle aziende di Messina ha già chiuso o chiuderà nell’ambito della pandemia. Un altro 15% non potrà o non saprà riprendersi, nell’ambito della lenta ripartenza. È quanto crede che potrebbe accadere in città, se non si riuscirà ad invertire la rotta della crisi, il presidente di Confcommercio Messina Carmelo Picciotto. «Sono già tanti i commercianti cittadini – spiega Picciotto – che, a prescindere dal colore della zona, hanno scelto di non riaprire le loro attività a causa della crisi che già attanagliava le imprese e che ha dato il colpo di grazia durante l’emergenza dovuta al nuovo coronavirus. I problemi che tutte le attività commerciali si sono trovate ad affrontare sono diversi, dalla mancanza di liquidità, alla paura per la sicurezza fino alla gestione della cassa integrazione. Di contro, le vendite on line sono aumentate di oltre il 50%. Un problema serio, soprattutto per una città come Messina dove già l’economia era in ginocchio e dove potrebbe essere più difficile rialzarsi. La chiusura durante il periodo dei saldi – continua Picciotto – è stata l’ennesima mazzata per i commercianti. Bisognerà prevedere sostegni anche per i negozi di abbigliamento».
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia