Sconcertante. La fotografia drammatica di una totale «inadeguatezza dell’organizzazione nel suo complesso». Tutto questo mentre la pandemia avanzava inesorabilmente e i morti tragicamente si moltiplicavano, l’ultimo respiro in solitudine senza poter stringere gli affetti di una vita. La relazione dei commissari regionali sull’Asp di Messina, che ha portato all’avvio del procedimento di decadenza del dg Paolo La Paglia, attualmente sospeso dalle funzioni, è come un burocratico libro di grande dolore che s’è riflettuto in questi mesi su Messina e la sua provincia. E testimonia come il dramma più grande delle nostre vite dal Dopoguerra è stato affrontato in questi mesi. Da un ente sanitario che avrebbe dovuto aiutare la gente a guarire e a sperare.
Sono 28 le pagine di questa “supersegreta” relazione. Che oggi la Gazzetta pubblica - per intero nell'edizione cartacea - per far conoscere alla città cosa è successo. È il frutto del lavoro dei cinque commissari, tutti tecnici ed esperti della materia: Salvatore Scondotto, Francesca Di Guadio, Giuseppe Murolo, Roberto Virzì e infine Stefano Campo. Che probabilmente dopo le verifiche sono rimasti impressionati da tutto ciò che hanno constatato. Con una conclusione: «Totale inadeguatezza dell’organizzazione».
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