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Droga dei “rampolli” barcellonesi: chiesti 300 anni di carcere

Nell’aula bunker del carcere di Gazzi la requisitoria dell’accusa per l’operazione “Dinastia”

Quasi trecento anni di carcere. Con richieste di pena che vanno dagli 8 mesi fino ai 18 anni. Per 49 tra capi, affiliati e gregari imputati nel maxiprocesso “Dinastia”, ovvero la più recente riorganizzazione della criminalità organizzata barcellonese che guardava sopratutto al business del traffico di droga.
È durata l’intera mattinata all’aula bunker del carcere di Gazzi la requisitoria dell’accusa per i 49 riti abbreviati della “Dinastia”, uno dei tronconi in cui s’è diviso il procedimento davanti al gup Monia De Francesco in udienza preliminare. A rappresentare l’accusa c’erano ieri al bunker il procuratore aggiunto Vito Di Giorgio e il sostituto della Dda Fabrizio Monaco, che hanno formulato le richieste tenendo conto dello “sconto” di pena di un terzo per la scelta del rito alternativo da parte degli imputati.

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