Circa 59 mila prenotazioni in tutta la Sicilia, di cui 7 mila in provincia di Messina. E qualche, immancabile piccolo intoppo. È questa la sintesi del primo giorno di prenotazioni in Sicilia per le vaccinazioni agli over 80. Da ieri alle 10, infatti, è possibile iscriversi alla lunga “graduatoria” di coloro i quali, a partire dal 20 febbraio (dal 1. marzo per le somministrazioni a domicilio), potranno ottenere la prima dose del vaccino anti-Covid. Un target di 320 mila anziani in tutta l’Isola, rispetto al quale, dunque, già oltre il 18 per cento degli aventi diritto ha prenotato il proprio posto in lista.
Due le modalità consentite, come annunciato nei giorni scorsi: la registrazione online tramite la piattaforma predisposta da Poste Italiane e il numero verde (800.00.99.66) per la più “tradizionale” prenotazione telefonica. In quest’ultimo caso, com’era facile prevedere, per molti è stata un’impresa ottenere la linea, tant’è che il servizio verrà potenziato. Per quanto riguarda la registrazione telematica, all'indirizzo “prenotazioni.vaccinicovid.gov.it” invece, in molti hanno manifestato perplessità quando il sistema ha offerto come uniche opzioni, per la location della vaccinazione, gli ospedali di Milazzo o di Taormina, anziché quelli della città, nonostante l’inserimento del Cap di residenza suggerisse soluzioni più vicine.
È tutto dovuto ad un algoritmo della piattaforma, che incrocia la geolocalizzazione con la disponibilità dei centri vaccinali. In sostanza, con l’alto numero di prenotazioni, sono stati subito impegnati i primi quindici giorni della campagna vaccinale (a partire dal 20 febbraio). Quindi, in sostanza, il sistema ha dato priorità alla prima data utile, pur se in un centro vaccinale collocato in provincia, piuttosto che alla struttura geograficamente più vicina. Pare che nei prossimi giorni sarà possibile cambiare centro vaccinale, c’è da capire, però, se per farlo sarà necessario cancellare la prenotazione e registrarsi nuovamente. Per la prenotazione, oltre ai dati anagrafici, il sistema richiederà anche la tessera sanitaria. Fondamentale per le modalità, altrimenti il sistema non potrà inserire i dati degli interessati.
Altro caso – più che un disguido un equivoco – è quello relativo a quanti già nelle scorse settimane erano convinti di essersi già prenotati, presentandosi di persona all’ambulatorio dell’Asp di via Sant’Elia. Equivoco nato sia da alcune fake news divenute virali, secondo cui fosse già possibile prenotarsi, sia dall’errore in cui sono incappati anche alcuni operatori dell’Asp, che hanno accettato comunque alcune prenotazioni, pur sapendo che non ci fosse alcun via libera, rispetto ad un preciso calendario di vaccinazioni che prevede tempistiche rigide e non derogabili.
Caricamento commenti
Commenta la notizia