Messina

Sabato 27 Aprile 2024

Messina, sulla “dad” a richiesta è duro lo scontro fra la Giunta e la Flc Cgil

Didattica a distanza solo per i soggetti fragili o anche per chi la preferisce?

Il tema è di quelli piuttosto caldi in questa fase della pandemia e dell’anno scolastico. E anche in questo caso a dividersi sulla soluzione sono l’amministrazione comunale e i sindacati. Con le famiglie, però, particolarmente partecipi. La domanda è: ma è corretto che la didattica a distanza possa essere richiesta dalla famiglie in alternativa alla scuola in presenza anche se fra i componenti non vi è alcun soggetto fragile? A gettare la pietra nello stagno è stata l’assessore alla Scuola Laura Tringali che ha aperto a questa possibilità, fermo restando che il via libera deve avvenire grazie ad un intervento dei vertici regionali. Di parere contraria la Flc Cgil che si è detta perplessa dal fatto che una proposta del genere venga fatta da una dirigente scolastica. «L'istruzione non è un servizio a domanda individuale. Bisogna garantire il diritto allo studio e il diritto alla salute nel rispetto della nostra Costituzione e nella piena autonomia delle istituzioni scolastiche -ha scritto il segretario generale Pietro Patti –. La dispersione scolastica non si combatte facendo scegliere la DaD alle famiglie ma aumentando il tempo pieno e rafforzando i patti di corresponsabilità con i genitori. E' inaccettabile questa proposta e la rigettiamo al mittente. La scuola ha bisogno di regole chiare e non di caos». Il ping pong dei comunicati prosegue con l’assessore Tringali, in questo caso, sostenuta dalla collega con delega all’emergenza Covid, Dafne Musolino. Parlano di una visione arretrata e statica della scuola. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina

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