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Capo d’Orlando piange la sua sesta vittima: Cono, il volto della security, aveva 56 anni

Nel centro turistico grande tristezza anche se i contagi calano

Cono Calderaro, vittima del Covid

Il Covid-19 miete la sesta vittima a Capo d’Orlando ed è la più giovane da quando il 7 aprile dell’anno scorso morì al Policlinico di Messina il primo cittadino, la donna di 92 anni ricoverata da parecchi giorni. La sesta persona deceduta aveva solo 56 anni e si chiamava Cono Calderaro, aveva un fisico robusto e faceva l’imprenditore della security. Era un uomo molto conosciuto e stimato per la sua professione in tutta la città e anche nell’hinterland nebroideo. La sua scomparsa ha rattristato una intera comunità che aveva spesso avuto occasione di apprezzare la sua disponibilità e la sua cortesia. Per tanti anni è stato responsabile della sicurezza del Palafantozzi durante le partite di basket dell’Orlandina militante nel massimo campionato, e la società ha voluto esprimere ieri alla famiglia con un post sui social le più sentite condoglianze. Con la sua stazza imponente sembrava che mai nessuno avrebbe potuto intaccare la sua vitalità ed invece la crudele pandemia lo ha strappato alla sua famiglia. Lascia la moglie e due figli e la salma sarà tumulata direttamente nel cimitero di San Martino.
La notizia della morte di Calderaro e la contemporanea recrudescenza della pandemia in città (ieri, comunque i contagi sono scesi da 103 dei giorni scorsi a 95) hanno fatto aumentare ancor di più, ove possibile, i controlli e l’osservanza delle misure di prevenzione. Ieri in piazza Bontempo si è tenuto il mercato settimanale all’aperto ed il distanziamento, anche tra le bancherelle, è stato rigidamente rispettato anche per i maggiori spazi a disposizione in virtù soprattutto dell’ordinanza regionale che ha vietato la vendita di prodotti non alimentari. Intanto il sindaco Franco Ingrillì ha preannunciato la prossima attivazione della cosiddetta “Usca scolastica” che sarà a disposizione dei dirigenti e dei referenti delle scuole per velocizzare ogni procedura per potere effettuare tamponi rapidi negli istituti.
A Santa Teresa di Riva rimane stabile la situazione dei contagi. Il corrispondente Andrea Rifatto informa che il numero dei positivi è di 36, mentre i guariti sono 126; i casi totali in paese a partire da agosto sono 162. Ieri, con ordinanza del sindaco, prorogata la chiusura dell’asilo nido comunale fino a martedì prossimo, giorno in cui l’Usca effettuerà i tamponi sul personale e sui bambini, necessari dopo che una dipendente è risultata positiva al virus. Altri 100 tamponi sulla popolazione sono stati effettuati ieri in modalità drive through dall’Usca nel piazzale ex Stat. A Pagliara positivo un dipendente della scuola dell’Infanzia: il sindaco ha chiuso il plesso fino al 5 febbraio. Calano i casi a Itala, passati ieri da 20 a 18 con una persona ancora ricoverata. I guariti sono invece 53.

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