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Messina rossa, la disperazione di un barbiere: "Da sabato sciopero della fame". E si chiude dentro il negozio

"Non mangerò più sino a quando non ci saranno direttive certe sulla riapertura delle attività commerciali. E da sabato mi chiudo dentro". Così Lillo Valvieri, barbiere del corso Garibaldi e promotore negli anni scorsi di diverse iniziative che hanno animato quella porzione di città. Valvieri, proprio nei mesi scorsi, aveva spostato la sua attività in altri locali, più ampi rispetto alla sede storica investendo parecchie risorse.

"Questo lockdown - spiega in una nota, con cui annuncia che da sabato attuerà lo sciopero della fame ad oltranza, sta distruggendo tutti i miei sacrifici e lo stesso sta facendo con i miei colleghi e con le altre attività commerciali. Non si può spegnere ed accendere il rosso e l' arancione come se fosse un semaforo. Ad ogni cambiamento di colore ci sono attività che rischiano di chiudere e famiglie che vanno sul lastrico. Se qualcuno intende continuare questo balletto dei colori anche da lunedì lo dica. Io intanto mi chiudo dentro il mio negozio e comincio a fare quello a cui mi costringeranno a fare tra un paio di settimane: ovvero saltare i pasti".

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