È ricoverato in prognosi riservata al Policlinico di Messina il piccolo investito dall’esplosione di una micidiale bomba carta a Santa Lucia sopra Contesse. La sua manina destra è stata amputata, a causa delle ferite gravissime, nonostante i medici abbiano fatto il possibile per ridurre le ferite e salvare l’arto.
Sabato scorso, è giunto nel nosocomio di Gazzi in codice rosso, un colore che fa il paio con quello della pandemia, ed evoca scenari preoccupanti. Un dramma nel dramma, quindi. Dopo l’arrivo al Pronto soccorso, il trasferimento nell’Unità di Chirurgia, dov’è stato operato, poi il ricovero nel reparto di Terapia intensiva pediatrica, dove il personale sanitario lo tiene sotto stretta osservazione.
E questa mattina è stato arrestato un diciottenne messinese al quale è stato contestato il reato di detenzione di esplosivi dopo il rinvenimento di due cosiddette "bombe carta", candelotti artigianali a forma cilindrica della circonferenza di 2,5 centimetri, lunghezza 10 e miccia 2. Sarebbe stato lui a cedere il grosso "petardo" al bambino di dieci anni che ha subito l’amputazione della mano destra.
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