
Una difesa d'ufficio dell'Azienda sanitaria provinciale di Messina e una risposta alle polemiche e alle accuse rilanciate nelle ultime 48 ore anche dal sindaco. Così l'ufficio territoriale per l'emergenza Covid, retto dalla commissaria Furnari, prende posizione. Lo fa con una lunga nota: «Da giorni si rincorrono voci, alimentate da dichiarazioni politiche, che dipingono per la città di Messina un quadro drammatico che non corrisponde alla reale situazione (che era e rimane difficile, perché si sta affrontando in tutta Italia la fase più acuta della pandemia da marzo ad oggi).
L’impennata nei contagi delle ultime settimane, con un picco di quasi 400 unità ieri, e il rapporto di incidenza più alto della Sicilia negli ultimi 14 giorni, come prevedibile sta mettendo pressione al sistema ospedaliero provinciale, che tuttavia sta rispondendo come previsto, senza che, per esempio, ci sia mai stato bisogno di “migrazione sanitaria” verso altre province, circostanza che non si è mai verificata dall’inizio della pandemia: i numeri dei ricoveri sono solo uno degli indicatori che bisogna tenere presente quando si parla di “posti occupati”, dal momento che il frequente turnover di pazienti dimessi compensa abbondantemente quello crescente di contagiati in entrata. Ad oggi, lo ribadiamo, non c’è stato un singolo caso di cittadini ai quali sia stato negato il ricovero per mancanza di posti letto. Per ovviare alla repentina crescita dei contagi, e per non intasare i reparti di degenza ordinaria delle strutture adibite alla cure e alla somministrazione di terapie contro il covid-19, questo ufficio commissariale si è immediatamente attivato per l’apertura del covid center di Villa Contino, con 15 posti di degenza ordinaria, e 8 di terapia semi-intensiva. Inoltre, sono in avanzato stato di realizzazione gli accordi con strutture alberghiere private per reperire almeno altri 100 posti destinati a covid hotel per i pazienti che presentano sintomi lievi e non necessitano di trattamenti specifici.
Tempi di attesa ridotti
«Per ridurre drasticamente i tempi di attesa dell’esito del tampone rispetto alla somministrazione, e quindi garantire un più celere e accurato tracciamento dei contagi», si legge ancora nella nota, «la Protezione civile regionale invierà in provincia di Messina una delle due macchine provenienti dall’Olanda per preocessare circa 4000 tamponi molecolari al giorno (a fronte dei quasi mille che oggi vengono esitati). Dal suo insediamento, il 18 dicembre, questo ufficio ha attrezzato l’offerta di servizi aggiuntivi nell’ottica di una presenza sempre maggiore sul territorio: prova ne siano gli oltre 27mila tamponi somministrati a chi tornava a Messina per le festività natalizie, che hanno permesso di trovare in 22 giorni ben 765 soggetti positivi al test rapido, o l’avvio, nell’area attrezzata dell’ex Gasometro, degli screening su prenotazione a tutta la popolazione. Dopo la scoperta di focolai all’interno delle aree di risanamento, si è proceduto tempestivamente ad attivare una campagna di somministrazione tamponi dedicata alle aree di risanamento, e in vista della riapertura degli istituti scolastici, si procederà ad una campagna a tappeto sulla popolazione studentesca. Per velocizzare le pratiche burocratiche di inizio e fine quarantena, è stato stretto un accordo con i medici ed i pediatri di base, così come l’istituzione di un numero dedicato alla comunicazione per il rintracciamento delle utenze che hanno bisogno della raccolta dei rifiuti speciali (che presto passerà integralmente sotto la responsabilità del Comune di Messina), e un team per i controlli nelle case di riposo (anche questi, di competenza comunale e non certo dell’azienda sanitaria provinciale). Sono stati inoltre immessi in servizio i primi 80 psicologi adibiti tra l'altro, al servizio di ascolto telefonico a favore dei soggetti positivi in isolamento domiciliare. Per ultimo, è il caso di segnalare la campagna vaccinale, che vede in questo momento, ad una settimana dall’inizio, la Sicilia tra le primissime regione per numero e percentuali di vaccini somministrati. Tutti servizi che, è bene sottolinearlo, sono emergenziali, ma affrontati con dotazione di organico ordinaria».
Le responsabilità
«Quanto al riferimento sulle responsabilità di questa azienda rispetto al crescente numero di contagi», prosegue l'Asp in risposta al sindaco, «non è chiaro quali sarebbero i rilievi da sollevare all’Asp, che interviene dal punto di vista sanitario e non ha alcuna autorità in materia di contenimento. Se il numero dei contagiati nelle ultime settimane è aumentato in maniera massiccia, è stato a causa di sconsiderati comportamenti individuali, e perché evidentemente è mancato il rispetto delle vigenti norme di contrasto al contagio da coronavirus, e l'attenzione di chi doveva fare rispettare queste norme, determinando una oggettiva situazione di preoccupazione».
La posizione di De Luca
In mattinata il sindaco, da parte sua, ha insistito sulle accuse alla gestione dell'emergenza sanitaria, ha parlato di situazione tragica e ha comunicato di aver già trasmesso alla Regione e a tutti gli organi competenti la richiesta di istituzione di zona rossa per l'intero capoluogo. De Luca ha preannunciato per domani, al termine del confronto convocato a Palazzo Zanca, le sue nuove misure restrittive.
La replica di Razza: "Dovere di trasparenza"
"Da giorni, dopo l’avvio della commissione d’inchiesta su Messina, si inseguono dichiarazioni e retroscena. La trasparenza e il rispetto delle regole sono, invece, una indispensabile bussola per chi amministra. Non è un mistero che la Commissione da me nominata, dopo aver insediato un commissario cui è affidata la gestione della emergenza Covid-19, abbia evidenziato alcune criticità e che le stesse siano state notificate al direttore generale dell’Azienda. Lo stesso manager, in data 4 gennaio, ha presentato le proprie controdeduzioni che sono oggi all’esame degli uffici competenti del Dipartimento della pianificazione strategica dell’Assessorato. Assumeremo ogni iniziativa nel dovere della trasparenza, della chiarezza ma, soprattutto, del rispetto delle regole. Non è un mistero che io per primo abbia manifestato grande preoccupazione per criticità forti, poi riscontrate in sede di commissione, e che le stesse abbiano comportato un immediato intervento da parte della Regione. Ma chiedo a tutti di fare lavorare gli Uffici in modo libero da pressioni mediatiche. La correttezza del procedimento amministrativo è un obbligo giuridico per chi amministra". Lo afferma l'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza.
Persone:
3 Commenti
Saro Genco
08/01/2021 12:12
Di Luca non capirà. Poverino da un certo punto di vista lo capisco, alzarsi la mattina e non sapere quale piede appoggiare per primo a terra, vive nel dramma più totale. Le reazionj sono.....scontate e.....sconclusionate. Aiuto.....!! Vogliamo per Messina il peggior sindaco di Bolzano degli ultimi 15 anni compresi giunta e Consiglio comunale....!!!
Fernando
08/01/2021 12:38
Disaccordo: se i dati vengono trasmessi con colpevole ritardo, e la colpa non può che essere di chi questi dati deve raccoglierli e fornirli, la politica non ha alcuna possibilità di intervenire con ordinanze volte al contenimento. Da settimane siamo tutti curiosi di sapere il numero reale dei contagi, in città come in provincia, e come temuto il dato è allarmante e di più! Questi dati, trasmessi prima (oppure il Sindaco o la Prefettura omettono di renderli noti...? Possibile...? Dubito seriamente!) avrebbero permesso ben altre iniziative, perché quei numeri indicano una città da zona rossa senza vie di uscita! Forniti prima, probabilmente, alcuni aspetti avrebbero visto un intervento ben più celere della parte politica. Politica, a cominciare dal Ministro Speranza, dall'Assessore Razza e dal Sindaco De Luca, che non può più nascondersi dietro la polemica e deve agire, subito!
bonanno giuseppe
08/01/2021 14:31
ddu cani da stissa ,,,,razza.....destrorsa....che si azzannano.....da non credere ahahahahahahahahahaha