Messina

Venerdì 22 Novembre 2024

Risanamento a Messina, c’è il “piano B”

«Se vogliono approvare la legge, bene, ma noi il piano B ce l’abbiamo pronto già da tempo». Nei messaggi di fine e di inizio anno, il sindaco De Luca lo ha ribadito più volte: «Sul Risanamento non aspettiamo i tempi elefantiaci della politica e del Governo nazionale, se non si mettono d’accordo sul nome del commissario al quale affidare i poteri speciali, sono problemi loro, noi saremo in grado di farcela da soli, purché si dia il via libera agli interventi programmati nel Recovery Plan». Il piano B è proprio quello previsto da una delle nove schede progettuali inviate già dallo scorso mese di settembre al Governo italiano: si riferisce al “Risanamento urbano con priorità negli ambiti di risanamento” e la richiesta di fondi è leggermente inferiore ai 200 milioni di euro, esattamente 196.641.920. Di fatto, euro in più euro in meno, siamo molto vicini a quella dotazione finanziaria che dovrebbe accompagnare la legge speciale per Messina, ancora ferma nelle Commissioni parlamentari. Il vantaggio dell’intervento normativo è che, con i poteri speciali affidati al commissario governativo, le procedure potrebbero essere molto più rapide ed efficace, scavalcando alcuni passaggi (non tutti, va detto, perché non si può certo pensare di aggirare i paletti della legalità o della certificazione antimafia delle imprese). Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina  

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