«Un grosso difetto di comunicazione» tra Comune di Messina e Asp «che ha contribuito a creare ritardi e malfunzionamenti del servizio». Sono le prime parole del nuovo ufficio commissariale Covid dell'Asp, guidato da Maria Grazia Furnari, nominata ieri dall'assessore regionale alla Salute Ruggero Razza. E le prime parole sono una replica, o meglio un chiarimento, agli attacchi di stamattina del sindaco De Luca sulla mancata raccolta dei rifiuti speciali dei positivi al Covid. L’Asp chiarisce che «esistono due tipi di rifiuti speciali con riferimento al contagio da coronavirus. I primi, quelli prodotti dagli effettivi contagiati, rifiuti “A”, sono serviti, come da ordinanza regionale di marzo poi rinnovata a settembre, da una ditta specializzata nel trattamento di rifiuti speciali su incarico dell’ASP. I rifiuti di tipologia “A1”, invece, sono quelli dei conviventi di contagiati che sono in quarantena. Secondo l’ordinanza regionale, la raccolta e lo smaltimento di questa tipologia di rifiuti è competenza del Comune di Messina». Nel corso di una riunione tenutasi stamattina all'Asp, seguita all'insediamento del commissario Covid Furnari, «sono state subito esaminate le più impellenti criticità nella gestione dell’emergenza legata alla pandemia da coronavirus in città», con la prima decisione «di potenziare ulteriormente le Usca, prevedendo al loro interno anche la figura dell’operatore sociosanitario».
Ieri, intanto, per tutto il pomeriggio, a partire dall'ora di pranzo, la commissione d'inchiesta nominata sempre dall'assessorato regionale alla Salute per verificare l'operato dell'Asp nella gestione dell'emergenza Covid ha svolto i propri accertamenti. Sono stati ascoltati i vertici dei vari uffici dell'azienda sanitaria e alcuni operatori. Entro sette giorni verrà consegnata all'assessore regionale alla Salute Ruggero Razza una relazione finale, in base alla quale verrà deciso se destituire o meno dall'incarico il direttore generale Paolo La Paglia.
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