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Ritardi nella raccolta dei rifiuti Covid, continua la guerra tra Comune e Asp

De Luca ha chiesto anche chiarezza su quanto affermato da La Paglia che avrebbe indicato nel motivo degli attacchi mediatici degli ultimi giorni il fatto di non essersi piegato alla firma di un contratto con una ditta per un appalto da oltre dieci milioni di euro

Come procedere allo smaltimento dei rifiuti domestici Covid? L'Asp di Messina lo aveva reso noto con un comunicato dello scorso 1 novembre: "Se si è positivi al Coronavirus o in quarantena obbligatoria l’utente non deve più fare la raccolta differenziata, i rifiuti vanno chiusi con due o tre sacchetti resistenti e sigillati con lacci di chiusura o nastro adesivo. Durante queste operazioni si raccomanda di indossare guanti monouso. I guanti adoperati vanno al termine di queste operazioni gettati nei nuovi sacchetti. Lavare bene le mani con acqua e sapone. Gli animali da compagnia non devono accedere nei locali in cui sono presenti i sacchetti dei rifiuti". Queste le regole essenziali.

Per il ritiro e lo smaltimento di questi rifiuti, limitatamente ai Comuni di Messina, Villafranca Tirrena, Saponara, Rometta, Spadafora, Venetico, Valdina, Scaletta Zanclea, Itala, Alì Terme, Nizza di Sicilia, Roccalumera, Santa Teresa di Riva, la raccolta viene effettuata dalla ditta Medieco Servizi per conto dell'Azienda Sanitaria Provinciale. Nella nota, l'Asp aveva anche raccomandato al cittadino positivo al Covid di scrivere in modo chiaro e completo, indirizzo e numero civico ed un contatto telefonico per consentire alla ditta di effettuare il ritiro.

Ebbene, questo è un altro dei fronti dove in queste settimane sono venuti a galla disservizi e clamorose carenze organizzative, al punto che decine di cittadini hanno segnalato e denunciato situazioni limite con la casa invasa da questi rifiuti senza che nessuno venisse a prelevarli e smaltirli.

Una vicenda paradossale sulla quale il sindaco Cateno De luca ha acceso i suoi riflettori personali, sferrando, durante una lunga diretta su fb davanti all'abitazione di una di queste famiglie, l'ennesimo durissimo attacco contro la gestione dell'emergenza sanitaria a Messina, rilanciando la richiesta di dimissioni immediate del dirigente generale Paolo La Paglia e tirando in ballo le responsabilità dell'assessore regionale Ruggero Razza e del presidente Nello Musumeci.

De Luca ha anche chiesto che l'Autorità Giudiziaria faccia subito chiarezza su quanto affermato da La Paglia che avrebbe indicato nel motivo degli attacchi mediatici degli ultimi giorni il fatto di non essersi piegato alla firma di un contratto settennale con una ditta per un appalto da oltre dieci milioni di euro. "La procura convochi La Paglia, quello che dice il direttore dell'Asp è di una gravità inaudita, vogliamo sapere di quale affare parla e chi avrebbe voluto che lui firmasse", ha tuonato il sindaco.

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