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#Messinasenzacqua, ammissibile il ricorso contro Amam: è la prima class action siciliana

Si tratta di un importantissimo successo (è la prima class action siciliana) e vede interessati -spiega l’Avv. Mario Intilisano dell’UNC Messina -circa 100.000 cittadini messinesi che in quei giorni hanno patito e sofferto per la totale mancanza di acqua dai rubinetti

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E' ammissibile la class action avviata da Unione Nazionale Consumatori Messina e Codacons per la crisi idrica del 2015. Quella per la quale venne coniato l'hashtag #Messinasenzacqua, nel periodo dal 24 ottobre al 3 novembre 2015.

A stabilirlo è stata la Corte d'appello di Palermo, che ha riconosciuto come la mancanza di acqua dal 24 ottobre al 3 novembre 2015, rinviando alla cura del Tribunale ordinario di Palermo la decisione circa le eventuali responsabilità risarcitorie in capo ad Amam verso i cittadini messinesi. Una class action (la prima class action siciliana), spiega l'avvocato Mario Intilisano di Unc Messina, «che vede interessati circa 100.000 cittadini messinesi che in quei giorni hanno patito e sofferto per la totale mancanza di acqua dai rubinetti».

La Corte di appello, inoltre, aggiunge l'avv. Antonio Cardile (Codacons) «ha disatteso anche l’eccezione sollevata da Amam secondo cui si trattava di evento eccezionale affermando che una frana non può oggi ritenersi imprevedibile». Secondo i due legali la pronuncia della Corte «consente a tutti i cittadini messinesi, quali utenti del servizio idrico, di potere ottenere un risarcimento che va da un minimo di 125 ad un massimo di 800 euro a famiglia».

Prudente il commento del presidente dell'Amam Salvo Puccio: «La Corte d’Appello non ha sentenziato nulla ma ha solo ammesso il ricorso alla sentenza di primo grado che aveva escluso la richiesta delle associazioni. Ciò significa che dovrà verificarsi in sede giudiziale di primo grado (e con un ritardo nel ricorso di ben 5 anni) se le condizioni che generarono la frana di Calatabiano nel 2015 erano prevedibili o meno e se la crisi idrica potesse essere gestita meglio mediante il by pass con l’acquedotto Alcantara o altra soluzione».

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