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Lipari, l'acqua del dissalatore sarà pagata dallo Stato

Tira un sospiro di sollievo il sindaco del maggior Comune delle Eolie Marco Giorgianni dopo che da Roma è arrivata la notizia che in commissione al Senato, ma anche alla Camera, è stato approvato l’emendamento al «Ristori»

«L'acqua del dissalatore sarà pagata dallo Stato». Dissalatore di Lipari, per le isole minori italiane, sollecitato proprio dal primo cittadino di Lipari. Avrà valore dal prossimo anno e si andrà avanti fino al 2023.

Giorgianni: traguardo importantissimo

«Per questa battaglia portata a compimento - dice il sindaco Giorgianni - che per le piccole isole italiane rappresenta un traguardo importantissimo, visto che non disponiamo di falde acquifere, ringrazio i parlamentari Pietro Grasso, Barbara Floridia e Pietro Navarra che si sono subito attivati. Oltre al dissalatore di Lipari, il provvedimento ha valore anche per l’isola di Vulcano dove sono stati ultimati i lavori per l’impianto che presto entrerà in funzione. Da prossimo anno puntiamo a ridurre anche il costo dell’acqua per i cittadini di almeno il 50%».

Il Comune di Lipari adesso potrà approvare il bilancio di previsione

Il Comune di Lipari adesso potrà approvare il bilancio di previsione, anche grazie al fatto che verrà ridotto il fondo per crediti di dubbia esigibilità. Recentemente tra l’altro le due società che gestiscono il dissalatore di Canneto Dentro, la Sopes di Palermo e la Di Vincenzo di Caltanissetta, avevano richiesto il pagamento dell’acqua degli ultimi cinque anni per un totale di quasi due milioni di euro e per il mancato saldo dell’ente, l’assessorato regionale dell’energia e dei servizi di pubblica utilità ha nominato il commissario ad acta Totuccio Alessi che procederà al ritiro dei soldi.

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